Dettagli Recensione
Il più debole
Il libro più debole di una peraltro notevole trilogia.
Sembra che l'autrice abbia avuto fretta di finirlo. Alcune situazioni sono veramente "tirate via", senza il necessario approfondimento e la conclusione..... boh...non è nè carne nè pesce. Mi ha lasciato un po' perplesso.
Resta protagonista incontrastata Selene, che ha tutta la mia venerazione, mentre Anaid, che nel primo libro era credibile come protagonista, e nel secondo lascia la scena alla madre, in questo libro sembra una bambola di pezza senz'anima. Assolutamente in balia degli eventi, e con una serie di decisioni prese che sembra che sia in preda a isteria.
Ribadisco comunque che le descrizioni e i paesaggi incantati dei pirenei (in questo caso) restano il pezzo forte della Carranza, e fanno venire voglia di partire all'istante.
In ogni caso una Trilogia originale e assolutamente da leggere.