Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
A.A.A. Sinonimi di "dire" cercasi
"Ragazze elettriche" è un altro esempio di titolo che mi ha incuriosita principalmente per il suo spunto, dal grande potenziale sulla carta. Da parecchio lo volevo recuperare, e scoprire che l'anno prossimo diventerà una serie TV per Prime Video mi ha dato la spinta necessaria a metterlo finalmente nei primi posti della mia TBR. Peccato che, come spesso accade, l'esecuzione non renda giustizia all'idea di base; ma partiamo dall'insolita premessa.
Il libro inizia con uno scambio di lettere tra una certa Naomi (forse, l'alter ego dell'autrice?) e lo scrittore Neil Adam Armon; l'uomo le chiede di leggere una bozza del suo romanzo storico intitolato proprio "Ragazze elettriche", ed è così che prende il via la narrazione principale. In questo meta-romanzo ci troviamo in un ipotetico futuro prossimo, che vediamo attraverso parecchi POV: i principali sono quelli della sindaca statunitense Margot Cleary, dell'aspirante giornalista nigeriano Olatunde "Tunde" Edo, della criminale inglese Roxanne "Roxy" Monke e di Alison "Allie" Montgomery-Taylor, che diventerà ben presto nota come la guida religiosa Madre Eve. Tutte queste figure si muovono in una società sconvolta dalla rivelazione che le donne hanno sviluppato un potere elettrico con il quale ferire o manipolare le persone; la narrazione ripercorre per macro eventi i dieci anni successivi alla prima manifestazione pubblica di questa abilità.
La premessa sembra davvero intrigante, e lo è in un primo momento, ma credo che lo sviluppo effettivo l'abbia in parte sprecata. Alcuni passaggi della narrazione sono confusi, altri decisamente semplicistici vista la complessità del world building creato; inoltre la scelta di far progredire la storia molto velocemente -con frequenti balzi temporali di mesi o anni- rende difficile entrare in sintonia con i personaggi, perfino con gli stessi protagonisti. Inoltre la trama compie dei capitomboli logici per raggiungere un determinato obiettivo; la poca verosimiglianza caratterizza anche l'introduzione meta-narrativa, ma in quel caso si tratta di un dettaglio marginale.
Ci sono poi alcuni personaggi che non ho minimamente apprezzato -Roxy in primis- perché penso non fossero così vitali per la trama in sé. Più in generale, trovo che i protagonisti non abbiano avuto degli archi narrativi soddisfacenti: la delusione peggiore per me è stata Allie, che fino all'epilogo era il mio personaggio preferito. E la parte finale rappresenta un altro tasto dolente perché è farcita di fin troppe scene di violenza gratuita ed introduce un romance a dir poco fuori luogo con il resto della storia.
Messa così, sembra che io abbia detestato questo romanzo. In realtà trovo ci siano diversi lati positivi, oltre all'ottima idea di fondo: mi è piaciuto lo stile, a volte quasi telegrafico, ma sicuramente fluido; per quanto riguarda il mondo immaginato da Alderman, penso che il concept sia stato sviluppato in modo abbastanza coerente, seppur non ci vengano mostrate le conseguenze della cosiddetta Giornata delle Ragazze in tutto il mondo.
Di fondo, credo che questo sia un libro difficile da apprezzare: agli uomini non andrà a genio vedersi rappresentare esclusivamente da caratteri ripugnati, ma anche alla donne non farà piacere l'idea che una società in cui i ruoli sono invertiti presenti gli stessi identici difetti di quella attuale. Nonostante tutto rimango molto curiosa di vedere la serie TV quando finalmente uscirà, perché a mio avviso questa storia potrebbe rendere meglio in quel formato. Chissà che il carisma degli attori non contribuisca a migliorare un po' anche i personaggi!
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
Comunque, sottoscrito il tuo pensiero: questo romanzo mi ha così avvilito che ho perfino rinunciato a guardare le serie TV.
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |