Dettagli Recensione
Braccialetti non innocenti
Buona l’idea. Un po' truculento lo sviluppo. Il tutto parte in America quando, dopo l’ascesa alla presidenza di una figura contestabile, la società involve, perché le donne, ma anche le bambine, sono costrette a tenere ai polsi dei contatori per tenere sotto controllo le parole espresse nella giornata, che non possono essere più di 100, altrimenti parte in automatico una scarica elettrica tanto più forte tanto più si eccede il limite. Sembra fantascienza, perché nell’arco di una sola generazione, il mondo viene stravolto fino a diventare irriconoscibile. Le vogliono docili, ma alcune di loro diventano guerriere, disposte anche ad uccidere per rimanere libere. Perché trovano la forza per reagire a questo assurdo sopruso. Molto interessante è il fatto che la protagonista sia una linguista, aspetto che ci offre un punto di vista specialistico non comune: apprendiamo ad esempio che se una bambina non apprende a parlare in una determinata fascia di età, porta conseguenze irreversibili anche nell’età adulta, nel senso che non riuscirà più a recuperare queste carenze. Peccato per l’aspetto truculento, che emerge quando si scopre il vaso di Pandora sulla serie di esperimenti illeciti che vengono condotti sugli animali. Caldo come un soffio l’accenno velato all’Italia ed al suo mondo.