Dettagli Recensione
Apocalisse esteriore ed interiore
Siamo nel XXII secolo. La Terra è sott'acqua e si è ridotta ad un'insieme di immense lagune e foreste tropicali infestati da iguana a causa di una catastrofe cosmica (delle tempeste solari) che ha innalzato vertiginosamente la temperatura del pianeta. Solo gli attici dei grattaceli (spesso hotel di lusso), che sorgono dalle acque putride, permettono ancora una qualche forma di vita domestica. Lì vivono i protagonisti di questo romanzo apocalittico e visionario. Su tutti, Robert Kerans, ufficiale medico e direttore di un laboratorio, e Beatrice Dahl, entrambi testimoni e vittime di un'apocalissi non solo naturale ma anche umana e psicologica. Si respira infatti decadenza ed involuzione interiore più si va avanti nella lettura. L'ultima parte ne è il coronamento, con Kerans che contrariamente a quanto affermerebbe la logica non si dirige a nord (verso l'unico avamposto ancora abitabile ai poli) ma verso sud, verso un'inferno che lui interpreta come salvazione.