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Ragazze elettriche
 
Ragazze elettriche 2021-10-30 20:00:08 Kvothe
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
Kvothe Opinione inserita da Kvothe    30 Ottobre, 2021
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POTERE

Il potere rovina il mondo. Che sia rosa che sia blu restiamo pur sempre degli animali, la storia ci insegna questo, anche se ce lo dimentichiamo sempre. Abbiamo avuto esempi ma quella famosa frase salta fuori sempre:” se il mondo fosse governato dalle donne non ci sarebbero più guerre” (Thatcher, Clinton, Elisabetta e sua cugina ecc).

Naomi Alderman ha avuto una mecenate di eccellenza per scrivere questo libro, Margaret Atwood. E chi meglio di lei per spingere questo libro a vette altissime di successo?

Secondo me il femminismo non c’entra nulla. Il femminismo è la ricerca dell’uguaglianza e dei pari diritti, non la supremazia di un genere a favore di un altro. Qui potendone avere l’occasione, le donne fanno tutt’altro che una cosa femminista. Il femminismo sarebbe la vera soluzione che il romanzo vuole farti vedere. Molte volte si fa confusione riguardo questo tema.

È vero il romanzo ha un taglio adolescenziale, ma ha un buon stile di scrittura e con certi passaggi niente male. Di chiara impronta televisiva (ed è una bella furbata al giorno d’oggi) per un futuro adattamento sullo schermo (già in produzione mi sembra), il romanzo si svolge in capitoli brevi ognuno dedicato ad un personaggio, il che lo rende fluido; all’inizio ho faticato un po’ ma poi è scivolato via bene. Mi è piaciuta molto l’impronta iniziale e l’epilogo finale, li ho trovati degli espedienti molto carini. Unire la storia con pagine dedicati ai disegni con spiegazioni sul passato è una strategia vincente; totem e statuette accompagneranno la lettura per tutto il romanzo. Ci sono passaggi crudi, capitoli veloci (il che non mi dispiace) e un ritmo incalzante, proprio di alcune serie tv. Curiosa è stata la religione e di come sia stata applicata che da una panoramica veloce del mezzo potente quale è. In definitiva a me è piaciuto e mi ha coinvolto.

Riepilogando: Non è il romanzo del secolo, nè la ciofeca del secolo. È un romanzo con tanto potenziale, che forse in alcuni punti ha sprecato, ma rimane un buon romanzo distopico. Ha buone idee, è scorrevole e da buoni spunti. È commerciale e si vede, ma non per forza un prodotto commerciale è scadente e non lascia nulla. È un romanzo che ha diviso molto leggendo in giro: chi lo trova banale, chi troppo poco approfondito, chi un capolavoro del secolo (addirittura); non ci sono molte vie di mezzo. Per me sta nel mezzo. Non è stata una lettura sprecata, è un libro che puoi intermezzare ad altri più pesanti senza problema, un libro che ti permette di ragionare se vuoi ma senza andare troppo nel complicato. Capisco il motivo di delusione di chi carico di aspettative si sarebbe aspettato tutt'altro e capisco che recensioni entusiastiche abbiano caricato tutto. Bisogna sapere a cosa si va incontro senza troppe aspettative e forse lo si potrà apprezzare. Non adatto alle persone a cui piacciono cose più impegnate e profonde.

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