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Vagabondi all'esterno, biblioteche dentro
Montag è un vigile del fuoco, il suo compito non è quello di spengere incendi ma di appiccarli, lui è un “Happiness Boys” e, come gli altri suoi compagni incendiari, ha fra i suoi principali compiti quello di liberarsi dei libri. Ma un incontro cambierà per sempre la sua vita e il suo modo di pensare:
“Egli portava la sua felicità come una maschera e quella ragazza se n'era andata per il prato con la maschera e non c'era modo di andare a battere alla sua porta per riaverla”.
Montag comincia a ragionare con la sua testa e a farsi delle domande:
““Tu non c'eri, stanotte, non l'hai veduta” riprese lui. “Ci dev'essere qualcosa di speciale nei libri, delle cose che non possiamo immaginare, per convincere una donna a restare in una casa che brucia. È evidente!””.
Fahrenheit 451 è stato scritto nel 1953 ma lo trovo un libro decisamente attuale, specialmente in questa fase che stiamo vivendo. Bradbury mostra con uno stile particolare, come un mondo di persone uguali e poco pensanti possa essere più gestito e manipolato:
“Riempi loro i crani di dati non combustibili, imbottiscili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d'essere “veramente bene informati”. Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno”.
Questo libro si legge velocemente, è molto riflessivo e adatto a tutti, soprattutto ai ragazzi, evidenziando il fatto che spesso l'omologazione non premia ed essere se stessi e pensare con la propria testa è un primo passo per avere un mondo migliore.
Buona lettura!