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Fahrenheit 451
 
Fahrenheit 451 2019-11-03 12:58:59 siti
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
1.0
siti Opinione inserita da siti    03 Novembre, 2019
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AL BANDO LA CONOSCENZA

In uno scenario urbano dominato dalla tecnologia, l’uomo apparentemente ancora vive , in realtà resiste e si adatta, come sempre nella storia del genere umano. Questa volta però l’adattamento dipende da una realtà che egli stesso ha creato in un parossismo tecnologico senza precedenti dove, gioco forza, l’élite destinata al comando, come sempre nella storia del genere umano, trova terreno fertile per imporre un nuovo mondo, nuovi modelli, univoci, incontrastati e incontrastabili. Terribili e temibili eppure, alla fine sopportabili. Tutto si sopporta se viene offerta una alternativa facile e comoda che porti alla passività assoluta e all’ottundimento di ogni manifestazione che possa anche solo di sfuggita far cadere nella razionalità. Con il raziocinio si estingue però anche l’emotività e il non pensare procede di pari passo con l’infelicità più assoluta. Una forma di resistenza è possibile, ma , come sempre nella storia del genere umano, porta all’isolamento, al confino, alla fuga e per finire alla macchia. Basta una forma di potere totalitario e lo scenario distopico immaginato da Bradbury non ci pare poi così lontano o irrealizzabile. Certo la componente fantastica, tipica del genere, qui ha del geniale: in un’ottica invertita, uno dei quattro elementi alla base di qualunque cosmogonia, il fuoco, diventa , in chiave simbolica, lo strumento che genera in luogo di distruggere: i pompieri appiccano incendi in luogo di domarli e di esso si servono per distruggere le case che ancora custodiscono l’unico potere che potrebbe minare quello centrale dal quale sono comandati: i libri. E Montag, il nostro eroe, fa proprio il pompiere, fin quando, un giorno, all’improvviso esce dal torpore che lo circonda e lo domina dal momento in cui ebbe la netta percezione che qualcosa stava cambiando senza avere la forza per opporsi. La narrazione segue le sue vicende e il suo destino per restituire gradualmente una dimensione collettiva quasi impercettibile inizialmente e che via via restituisce il quadro completo di un mondo privato del suo bene più prezioso: la conoscenza. Originale e nota intuizione alla base di un romanzo che, per mero gusto personale, non riesce a catturare la mia attenzione a livello formale anche se anche , a livello contenutistico stimola la riflessione. Lo consiglieri solo agli appassionati del genere.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ishiguro, "Non lasciarmi"
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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Laura, non so se dire 'la solita americanata' ; ma l'ho pensato. Uno di quei libri che definisco 'respingenti' (parlo per me, ovviamente. Vedo però che anche tu non l'hai gradito).
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siti
04 Novembre, 2019
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Emilio, per il genere è una pietra miliare, altro non mi sento di dire: è molto lonatno dai miei gusti, l'ho letto perchè mi occorreva la conoscenza diretta.
È un libro che io ho invece amato molto e di cui anzi ricordo proprio con piacere la forma! Ma è appunto una questione di gusti, sicuramente resta vivido.
Invece a me è piaciuto tanto! De gustibus....un caro saluto e buone letture Laura!
Accidenti! Uno di quei (tantissimi) romanzi che ancora mi mancano all'appello e stavo pensando già da tempo di leggerlo, anch'io vorrei farmi un'idea vista la sua fama. Comunque, i gusti son gusti, non si discute; a me non era andato giù "Il giovane Holden"... pensa un po'! :)
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siti
05 Novembre, 2019
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Preerisco la prosa di Slesar o di Asimov a questa.
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siti
05 Novembre, 2019
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Penso sia un limite dovuto anche all'età, avrei dovuto leggerlo da giovanissima.
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siti
05 Novembre, 2019
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eh..., non mi piace neanche quello!

24 Mag, 2020
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Concordo. Non è stilisticamente entusiasmante. Ma l'idea tematica ha avuto successo, è pregnante e ricca di implicazioni.
Ottima la lettura simbolica del fuoco che fai qui.
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siti
17 Novembre, 2020
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Grazie!
10 risultati - visualizzati 1 - 10

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