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UNA EREDE NON ALL' ALTEZZA
Sono passati circa 15 anni da quando abbiamo lasciato Tom ed Hester ad Anchorage, dopo una battaglia contro schiavisti, Stormo Verde e Ragazzi Perduti.
Si sono stabiliti nella città che essendo andata alla deriva non è più in movimento ma è stabilmente ancorata al terreno, si sono sposati ed è nata la loro figlia Wren.
È proprio quest'ultima la nuova protagonista del terzo capitolo di macchine mortali e voglio subito mettere in chiaro che non è minimamente paragonabile ai genitori come personaggio. L'ho trovato il classico cliché della figlia adolescente che si ribella ai genitori e scappa verso avventure che si rivelano pericolose.
Wren si ritrova catturata e poi venduta come schiava nella città di Brighton, una villeggiatura - città trazionista, un paradiso per i turisti e anche un posto di neutralità nei confronti della guerra che impervia da anni.
La città è descritta magistralmente dall'autore, come tutte quelle che ha creato per questa saga: Brighton parte dal basso con livelli ricchi di artisti e negozi per poi svilupparsi verso l'altro e al culmine, legato da una specie di struttura dotata di ascensore , c'è Settimo Cielo, la residenza del sindaco della città, una vasta tenuta con giardini immensi, piscina e un palazzo degno di un re.
Ovviamente Tom ed Hester partono alla ricerca della figlia e così abbiamo qualche capitolo dedicato anche a loro, fortunatamente per me che adoro il personaggio di Hester, il migliore di tutti i romanzi a mio parere.
Tom ed Hester sono caratteri opposti ma hanno sempre trovato un equilibrio nel loro amore ma la fuga della figlia rovinerà il loro rapporto, con la scoperta anche da parte di Tom di alcuni segreti della moglie.
Wren si ritroverà dal canto suo a lavorare per il sindaco di Brighton, che si scoprirà essere una vecchia conoscenza per il lettore, e un antico manufatto in suo possesso (il libro di latta) spingerà lo stormo verde all'attacco per recuperarlo perché nasconde importanti informazioni su un'arma del passato.
Sinceramente mi é sembrato un po' un riprendere quello che è successo nel primo volume e rimescolarlo per creare il terzo con qualche piccola differenza, ma in ogni caso il romanzo mi è piaciuto molto meno dei primi due.
Sicuramente darò una possibilità al quarto romanzo perché secondo me la saga ha molte idee originali e lo stile dell'autore mi piace, spero dopo aver letto la conclusione di ritrovare più spesso Hester Shaw.