Dettagli Recensione
Dilettante di successo
Premetto che le mie recensioni sono istintive, scritte di getto senza troppo riflettere. Ritengo infatti necessario “sentire” le proprie emozioni mentre fluiscono durante la lettura e terminato il,libro , onde non perdere il “gusto” dell'opera, estraggo da me stesso le sensazioni provate. Ovviamente questa prassi è personale e probabilmente difficilmente condivisibile. Ciò detto, “Wool” lo tenevo da un po' in attesa, in quanto diffido dei fenomeni nati su internet e sulle modalità di successo portati dalla massificazione. La lettura del romanzo ha confermato parzialmente la mia ritrosia. Le note positive sono nel contenuto, o meglio nell'idea di fondo. Scrittori di ogni epoca si sono cimentati nel descrivere il mondo dopo una catastrofe (malattia, guerra, carestia, meteorite, eruzione, inondazione ecc.. ecc..). Nel caso di Howey l'umanità è relegata in 140 piani di silo e organizzata in una sorta di sopravvivenza, con orti, mercati, gerarchie interne (sindaco, sceriffi, vice sceriffi) atte a conservare la vita. Le scale sono percorse dai portatori, che transitano tra i livelli alti, intermedi e bassi. Troviamo nel profondo i meccanici, poi i ricambi, l'IT (con i server e il potere ) e avanti sino alla camera dalla quale escono per condanna i “Pulitori” rei di aver violato la religione interna, e che escono dal silo in un panorama devastato da tossine e veleni corrosivi. I condannati dopo aver effettuato la pulizia che garantisce la “Vista” sono destinati a morte certa. La nota negativa è costituita dai personaggi e dallo sviluppo degli stessi. Il vice sceriffo e la vecchia sindaco saggi, i cattivi dell'IT, i sanguigni meccanici che scateneranno una rivolta, il tecnico genialoide e per finire la coppia Lukas e Juliette (che per trent'anni fa la meccanica e poi di colpo lo sceriffo e poi di colpo l'eroina e poi....). Il campionario esposto mi sa tanto di ruoli da serie televisiva, con caratteri assai superficiali e situazioni molto prevedibili. Ovvio che l'eroina sarà condannata alla “Pulizia” perché scopre o sta per scoprire segreti che minano la società instauratasi, , ovvio che si salverà, ovvio che riuscirà a trasmettere la “verità” ,ovvio che scoprirà altro che non scrivo per non anticipare troppo... Ma l'interesse iniziale scema scorrendo le pagine. Un universo potenzialmente ricco di prospettive e possibilità di invenzione, che si trasforma in un piatto già visto e gustato. Qui emerge, e mi si perdoni il giudizio, la figura dello scrittore dilettante che si auto produce su internet e a furia di passa parola e elogi diviene famoso e (per forza) vende i diritti per un film tratto dall'opera. Per carità, complimenti vivissimi per il successo planetaria, ma un'opera che lascia il segno ha ben altre caratteristiche e pregi. In particolare lo stile di scrittura, che qui è basso come l'ultimo piano del silo....
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Commenti
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Ho letto or ora anche il secondo, Shift, ed è un po' meglio.
Almeno c'è un progetto e un filo conduttore, ma la base è più una sceneggiatura che una trama..
Buona lettura
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