Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Tempo circolare
Ci si chiede spesso, sin dalla notte dei tempi, il perché e il senso della vita.
Forse bisognerebbe chiedersi, anche, il senso della morte; cosa porta il protagonista del romanzo a rivivere per così tante volte la propria vita nascendo lo stesso anno e nello stesso luogo? Un eterno, o quasi, ritorno in situazioni già vissute e per le quali si cerca una variante soggettivamente migliorativa.
Ci si domanda: “E’ un dono poter rivivere la propria esistenza per un certo numero di volte al fine di rendere migliori (o peggiori) gli eventi e di conseguenza il corso della storia che conosciamo? In relazione ai nostri ragionamenti logici il paradosso temporale è un ostacolo insormontabile; per quante volte avessimo l’opportunità di tornare indietro nel tempo non riusciremmo a cambiarne gli eventi a rischio dello stesso nostro essere. Un qualsiasi e impercettibile nostro gesto, pensiero, atto, decisione, potrebbe comportare un profondo cambiamento nelle vicissitudini future fino a sconvolgerne fatti, accadimenti, fortune o sfortune.
Di conseguenza non è possibile,almeno secondo le eleggi fisiche che conosciamo, poter cambiare gli eventi bensì avere la possibilità di modificare la propria esistenza affrontando periodi vitali totalmente differenti per noi ma che non hanno alcuna capacità di influenza sulla storia del resto del mondo.
La narrazione porta infatti a riflettere su cosa il protagonista affronta avendo avuto l’irreale opportunità di rivivere la propria vita; inoltre, cosa succede dopo la morte biologica? Le ipotesi, le filosofie, le religioni traboccano di soluzioni sulle quali si può far fede, cercare sottili elucubrazioni mentali o, semplicemente, non porsi il problema e continuare nel nostro cammino secondo le nostre visioni attenendosi scrupolosamente alla concezione del giusto da parte della moltitudine.
Un romanzo di evasione che può essere utile per la fantasia intrinseca della nostra mente…e chissà che non possa venir tradotta in realtà.