Dettagli Recensione
Il potere della fantasia
Non credo che esistano libri solo per ragazzi, o solo per donne, o solo per qualcuno in particolare. O meglio, se ci troviamo davanti ad uno di questi testi “solo per” probabilmente saremo di fronte a libri mediocri. Se invece abbiamo avuto la fortuna di leggere un romanzo meraviglioso, poco importa che sia catalogato come lettura per ragazzi.
E' proprio quello che mi è accaduto leggendo “La storia infinita” di Michael Ende, pubblicato in Italia per la prima volta nell'ormai lontano 1981. Avevo visto il film al cinema da bambina (e confesso che quando sento la colonna sonora mi emoziono ancora), ma in effetti il libro è ancora più bello.
“ Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere la vetta di una montagna. A nessuno, neppure a se stessi, potrebbero spiegare perché lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perché non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un'idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici soltanto in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girando il mondo. E altri ancora non trovano pace fino a quando non hanno ottenuto il potere. Insomma, ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone.
Per Bastiano Baldassarre Bucci la passione erano i libri.”
Bastiano Baldassarre Bucci è un bambino di circa dieci anni, grassoccio, non particolarmente coraggioso né sportivo, con un rendimento scolastico molto basso, tanto che l'anno precedente è stato pure bocciato; non ha amici, anzi, i compagni di scuola lo bullizzano e lo tormentano. La madre è morta e il padre sembra non accorgersi nemmeno della sua esistenza. Ma Bastiano ha una passione: i libri. Ed anche lui ha un talento speciale: sa inventare e raccontare storie. E questo lo salverà. Certo, non sarà affatto facile. Dovrà compiere un'impresa straordinaria, entrare fisicamente in un libro speciale e realizzare il suo percorso di formazione.
“[...] Da allora il bambino iniziò un lunghissimo viaggio, da un desiderio all'altro, e ogni desiderio che si realizzava lo conduceva a un altro. E non erano soltanto desideri buoni, bensì anche cattivi. […] Però, per ogni desiderio esaudito, il bambino perdeva una parte dei ricordi del mondo dal quale era venuto. A lui non importava molto, perché, tanto, non ci voleva più tornare. Così continuò a desiderare e desiderare, e alla fine aveva speso quasi tutti i suoi ricordi, senza i quali non si possono avere desideri. Ormai non era quasi più un essere umano, era diventato piuttosto molto simile a un Fantasiano. E la sua vera volontà non l'aveva ancora trovata. […] Da ultimo, la sua strada lo portò alla Casa che muta, perché vi restasse fino a quando non avesse trovato la sua vera volontà. La Casa che muta, infatti, non si chiama così soltanto perché cambia se stessa, ma perché cambia anche quelli che ci abitano. E questo era molto importante per il bambino, perché fino a quel momento egli aveva sempre voluto essere un altro, ma non aveva mai desiderato di cambiare se stesso.”
Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti, anche agli adulti, anche a chi non ama particolarmente il fantasy: è un libro che celebra la potenza dei libri, l'importanza di lasciarsi trasportare dalla fantasia nelle storie che stiamo leggendo per trarne una nuova forza, per crescere e trovare noi stessi. Qualunque appassionato lettore, di qualsiasi età, non potrà che apprezzarlo.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |