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L'uomo che cadde sulla terra
 
L'uomo che cadde sulla terra 2018-08-18 16:40:40 Niki
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Niki Opinione inserita da Niki    18 Agosto, 2018
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Bello e triste

(contiene spoiler) Bello e triste questo romanzo, così come bello e triste è il suo protagonista: un Antheano venuto sulla Terra, negli anni '80, per salvare i superstiti abitanti del suo mondo, distrutto dalle guerre atomiche, e per aiutare al contempo l'umanità che sta percorrendo lo stesso devastante percorso. Arriva negli U.S.A. con molto entusiasmo, dopo aver studiato per 15 anni gli umani attraverso le trasmissioni televisive, e ha un piano ben strutturato da portare a termine: arricchirsi il più possibile grazie alle strabilianti invenzioni del futuro e costruire un'astronave in tempo utile per trasportare sulla Terra i 300 sopravvissuti di Anthea. Thomas Jerome Newton (questo è il nome che sceglie) crede di conoscere tutto, e ha fiducia nella sua missione, eppure, sin da subito, avverte il peso della solitudine che non è mitigata neppure dalla presenza di alcune figure che gli diventano care: il chimico teorico Nathan Bryce, che lavora per lui e che sospetta la sua provenienza aliena, e la vedova quarantenne Betty Jo che lo assiste amorevolmente durante una caduta e che gli rimane accanto come domestica. Dolce, remissivo, fragile 'come un uccellino', Newton ascende e cade, così come Icaro nel quadro, spesso citato, di Brugel (caduta di Icaro). È totalmente solo perché la sua intelligenza lo pone al pari di un uomo costretto a vivere con delle scimmie. È un Dio che può solo guardare la vita frenetica di un gruppo di insetti senza possibilità di intervenire.Gli umani sono molto diversi da quelli presenti nei programmi televisivi studiati tanto a lungo, ed egli sprofonda nell'alcolismo e nell'indolenza fino a dubitare che, una volta sulla Terra, i suoi simili si possano davvero salvare, timoroso che ogni Antheano, pur evoluto e intelligente, cada nella stessa trappola; egli non è più alieno e non è umano: non ha una collocazione e, in fondo, non aveva nemmeno una missione visto che la CIA sospetta di lui sin da principio. Imprigionato, fatto oggetto di esperimenti che lo rendono cieco, cede alla follia; ma c'è forse una rinascita che lo attende: quando tocca il fondo, quando diventa come l'ultimo degli esseri umani, l'amico Bryde lo trova e, mentre Newton piange, gli cinge le spalle in un gesto protettivo. È un romanzo di fantascienza, è vero, ma contiene messaggi universali. 'A volte ci fate l'effetto di scimmie sguinzagliate nei musei e armate di coltelli per squarciare i quadri e di martelli per abbattere le statue' dice sconsolato Newton a Bryce durante la sua confessione: viviamo su un pianeta meraviglioso e lo stiamo distruggendo.

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