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Il fuoco che accende i pensieri
Quasi si sente l'odore del fuoco che inebria i pompieri mentre bruciano i libri poiché causa di turbamento della felicità in una società di rumori, velocità, tivù, cultura in pillole. La società con la scusa di rendere sereni i cittadini bandisce infatti le letture che provocano pensieri e reazioni emotive. I classici sono rivisitati, ridotti in poltiglia e svuotati di significato per mantenere gli animi piatti, pronti a farsi riempire dalla "Famiglia" degli schermi.
Montag però è perplesso, non accetta quella vita di alienazioni e la forza del pensiero si accende in lui. Si chiede se i pompieri abbiano sempre appiccato fuoco o se, come ha sentito dire, in passato spegnevano roghi. Si susseguono aneddoti, velocità e corse. L'acqua del fiume come passaggio che trasporta, lava e purifica il protagonista in fuga dalla città. Una città che non si accorge della guerra imminente ma é preoccupata di dare la caccia all'ex pompiere.
Montag scopre che il fuoco non sempre brucia ma può anche illuminare e scaldare volti di una manciata di uomini..Senza svelare finale.
Come non pensare alla tivù, rumori costanti, pubblicità martellante per riempire vuoti e vite? Le facili distrazioni sono alla portata di tutti senza creare pensieri né turbamenti, meglio la piattezza delle menti! Concetti che sono sempre attuali! La "Famiglia" che dagli schermi chiama per nome lo spettatore solitario seduto in salotto sembra preannunciare la eco dei social e le realtà virtuali(fino a che punto virtuali?) che sembrano conoscerci per nome ed abitudini.
E i libri? Leggere e rileggere. Consigliatissimo