Dettagli Recensione
Molto divertente
La storia di una famiglia del Pleistocene raccontata da uno dei protagonisti in modo arguto ed ironico.
L'evoluzione degli uomini scimmia dalla scoperta del fuoco al modo di produrlo e governarlo, la moda, le scoperte scientifiche, la filosofia, l'amore, il baratto, tutte le piccole grandi conquiste dell'uomo scimmia vengono viste attraverso gli occhi di Ernest, figlio primogenito di Edward ovvero il più grande uomo scimmia del pleistocene. Edward è colui che non si accontenta di cacciare la preda per mangiarla ma si preoccupa di come trasportarla, di come cucinarla per non doverla masticare per giorni da cruda,che si interroga sull'evoluzione e sul fatto che l'uomo debba essere sempre curioso e alla ricerca di nuove scoperte e sfide per migliorare se stesso e la vita dei propri figli. Il tutto narrato in modo molto anacronistico , i ragazzi parlano come giovani degli anni sessanta del novecento (il libro è stato scritto nel 1960) , ci sono concetti come borghesia , governo, oscurantismo, supremazia intellettuale che certamente sono fuori tempo con gli uomini del Pleistocene ma rendono lo humor inglese del racconto ancora più divertente.
La famiglia di Edward non solo si conserva, in un'era in cui la sopravvivenza era spesso un'eccezione, ma addirittura si allarga grazie alle nuove compagne dei figli maschi, trovate in un'orda diversa da quella della famiglia, in modo da non doversi più accoppiare tra consanguinei, ennesima intuizione di Edward che intende così , dare "una rimescolata" al patrimonio genetico della famiglia , arricchendolo e stimolando allo stesso tempo i figli a non accontentarsi delle donne della loro orda, comode da sedurre, ma a doversi impegnare per corteggiare e conquistare una donna, ovviamente con le idee e i mezzi di un uomo scimmia che si esprime come un uomo (e una donna) moderni, il risultato è esilarante.
Lettura leggera ma intelligente e parecchio divertente per scoprire che molti dei pregi e dei difetti dell'uomo moderno, li abbiamo ereditati da molto lontano nel tempo.