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Una bomba di fantascienza!
Come al solito, partiamo dal principio: chi è questo Douglas?
Il suo nome per intero sarebbe Douglas Noël Adams, un nome dal sapore natalizio, non trovate? Scherzi a parte, costui era un inglese nato nel 1952 e morto, ahimè, nel 2001 (a soli 49 anni) a seguito di un attacco cardiaco. Da piccolo non si interessò fin da subito alla letteratura, infatti il suo fascino per la scienza prevalse fino a che un professore lo convinse a dedicarsi alla scrittura a seguito di un ottimo risultato in un compito. Nel 1974 ottenne il Bachelor of Arts, e più tardi la laurea di secondo livello in Letteratura Inglese al St. John’s College. Inizialmente si dedicò alla scrittura e contribuì anche alla stesura del 45º episodio di Monty Python’s Flying Circus. Lavorò per la BBC curando soggetto e copioni per la serie Doctor Who ma la sua carriera non prese il volo: le sue opere non erano in linea con lo stile dell’epoca.
Passato un periodo di depressione si riprese e si dedicò anima e corpo alla scrittura ottenendo, dopo varie vicissitudini, un successo incredibile nel 1979 con la pubblicazione di Guida Galattica per gli autostoppisti. A seguito del grande successo pubblicò quattro sequel: Ristorante al termine dell’Universo, nel 1980; La vita, l’universo e tutto quanto, nel 1982; Addio, e grazie per tutto il pesce, nel 1984; Praticamente innocuo, nel 1992. Tra le altre opere da lui scritte, una in particolare è la serie di due libri sull’investigatore privato olistico Dirk Gently.
Guida galattica per gli autostoppisti è il primo libro di una serie di 6 (uno uscito postumo) che deriva dall’adattamento delle prime quattro puntate della serie radiofonica omonima scritta e prodotta da Douglas in persona. La serie radiofonica ed il romanzo ebbero tanto successo anche grazie ad una loro particolarità: sono state le prime opere ad inaugurare il filone della fantascienza umoristica.
La storia del nostro protagonista Arthur Dent, inizia con la demolizione della sua casa. Essa, infatti, si trova proprio dove dovrà passare la nuova superstrada. L’unica cosa che ancora Arthur non sa, è che anche la Terra stessa si trova proprio dove dovrà passare la nuova superstrada…galattica. Manca poco più di mezz’ora alla distruzione del Pianeta quando appare il suo amico Ford Prefect. Egli non è un semplice umano, in realtà è un alieno originario della stella Betelgeuse e va a trovare l’amico proprio per portarlo in salvo. All’ arrivo della flotta di astronavi dell’Ente Galattico Viabilità Iperspazio, Ford farà imbracciare un asciugamano ad Arthur e scroccherà un passaggio da una delle navicelle giunte per far implodere la Terra. I due si salvano e Ford mostra la Guida Galattica per gli Autostoppisti ad Arthur, in modo da fargli capire cosa stesse succedendo. Questo incredibile manuale di sopravvivenza nello Spazio non è in forma cartacea, bensì un eBook Interattivo che risponde alle domande che gli vengono poste. Oltre ad essere una bussola infallibile, esso ha anche due caratteristiche fondamentali:
- costa poco;
- reca stampate, a grandi lettere amichevoli sulla copertina, le parole “DON’T PANIC”.
Arthur verrà trascinato in incredibili avventure ai confini dell’Universo, accompagnato da personaggi alquanto bizzarri come Zaphod Beeblebrox (vecchio amico d’infanzia di Ford ed ex Presidente della Galassia), la terrestre Tricia McMillan (chiamata Thrillian dal suo fidanzato Zaphod) ed il robot Marvin. Quest’ultimo in particolare è perennemente depresso e catastrofista perché è stato dotato di CPV (ossia Caratteristiche da Persona Vera).
Non mi inoltrerò nella trama perché mi sono già dilungata troppo, spero di avervi stuzzicato almeno un po’ la curiosità!
Secondo il mio modesto parere, questo libro e la serie per intero, è qualcosa di geniale e assolutamente imperdibile anche per coloro i quali non sono amanti del filone fantascientifico. Sarò breve e concisa mettendo in chiaro perché, secondo me, va letto:
La storia è coinvolgente fin dal principio e credetemi, non è la classica storiella dove il Mondo viene distrutto ed è tutto molto triste. Il bello viene proprio dopo la rapida distruzione del pianeta Terra ed è tutt’altro che triste o noioso;
I personaggi sono pazzeschi, ben delineati e con un ruolo ben preciso nella storia.
La fantascienza è qualcosa di astratto già di suo, immaginatevi un romanzo che la rende addirittura comica!
Douglas è un eccellente narratore, supponendo di aver letto una traduzione piuttosto accurata del romanzo originale, non si può negare che esso sia scorrevole e leggibilissimo.
Tutta la storia è arricchita da genialità varie tra cui la stessa Guida Galattica, il Motore ad Improbabilità Infinita e molto altro.
Oltre alla componente di intrattenimento, non mancano i piccoli spunti di riflessione che sono legati alla ricerca della “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto“. L’uomo si è sempre posto la domanda fondamentale senza trovare una risposta precisa, perché? In fondo è logico: come possiamo trovare La Risposta, se in realtà non sappiamo nemmeno La Domanda? ????
È impossibile non immaginare l’universo con le sue bizzarrie mentre lo si legge. Stimola la fantasia.
È comico e grottesco, un mix micidiale ed irresistibile.
Alla fine del libro vorrete anche voi la vera Guida Galattica per gli Autostoppisti, fidatevi.
Adatto a tutte le età a partire dalla magica adolescenza.
Ottimo libro anche per il lettore “occasionale” che sfrutta il senso della vista generalmente per prendere sonno.
Non credo di aver altro da aggiungere, buona lettura!
Ps: consiglio vivamente di guardare anche l’omonimo film, è divertentissimo e molto fedele ai romanzi!
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Commenti
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Ma, in effetti, esiste un sesto libro: "E un'altra cosa..." che è un romanzo scritto da Eoin Colfer il quale riprende e salva per l'ennesima volta dall'annichilamento i due protagonisti inserendoli in una nuova girandola di avventure: il titolo, come i precedenti, è una frase che ripete spesso uno dei personaggi della "trilogia".
Quest'ultimo libro non è proprio da paragonare ai 5 originali, ma l'autore è abbastanza bravo a ricopiare stile e brio e si fa leggere volentieri con solo un piccolo rammarico che non sia stata scritto da DNA personalmente.
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