Dettagli Recensione
Una Storia diversa da quella che conosciamo
La svastica sul sole - P. K. Dick
Ho comprato questo e ho anche regalato questo libro anni fa ma da allora non l'avevo mai preso in mano per leggerlo in prima persona. Lo avevo quasi dimenticato tra la mole di libri da leggere che cresce sempre di più, quando la notizia che da questa storia avevano tratto una serie TV mi ha ricordato della sua esistenza e allora mi è tornata una grande esigenza di leggerlo; le infinite vie della letteratura!
MI dispiace aver fatto attendere così a lungo un libro che davvero merita un ottimo voto e un’ottima recensione.
Per via di essere ambientato in un futuro distopico, dove gli alleati hanno perso la II guerra mondiale e i nazisti insieme ai giapponesi l’hanno vinta, il libro si classifica nel genere fantascienza; so bene quanto questo genere spesso venga visto come un genere di serie B, dove si narrano cose che non esistono o che sono troppo ardite per essere considerate reali, ma la bravura di Dick e la storia in particolare di questo romanzo devono far mettere da parte questi preconcetti e trattarlo come un romanzo di alta letteratura. Un romanzo dove ci si immagina come sarebbe stato il mondo, in particolare dal punto di vista Stati-Uniti-centrico, governato dai nazisti e dai giapponesi che mette in evidenza tante realtà alternative, che mostra gli USA colonizzati dal nemico e sottomessi; un romanzo che assume i contorni da meta-romanzo nel momento in cui un altro libro diventa protagonista all’interno della narrazione, un libro dove gli alleati hanno vinto e il mondo ha un futuro diverso, un libro scritto da l'UOMO NELL’ALTO CASTELLO (titolo originale dell’opera) e che è il protagonista vero, quasi di più dei vari personaggi che ci girano intorno.
In questa opera Dick si supera, scrive la sua opera più complicata e filosofica, dove interroga i vari personaggi sul proprio destino, sulle proprie preoccupazioni attraverso il famoso libro dei mutamenti, I Ching, vero e proprio oracolo realmente esistente che guida le azioni dei vari protagonisti.
Una storia che fa riflettere, scritta nel 1967, che pone quella famosa domande che chissà quanti di noi si saranno fatti: e se avessero vinto loro? Certo non è l’unico autore ad aver trattato l’argomento ma sicuramente è uno dei migliori esempi.
Con uno stile di scrittura fluido e scorrevole, una trama con 3-4 storie parallele che si sfiorano senza mai realmente incrociarsi, il tutto tenuto insieme con maestria dal contesto socio-politico dove ogni personaggio ha un particolare ruolo che definirei anche simbolico ne consiglio vivamente la lettura. Non svelo ulteriormente altri particolari in quanto meritano davvero di essere scoperti leggendo il libro.
Il maggiore difetto del libro sta proprio nella sua partigianeria, un libro evidentemente scritto da uno statunitense che vede come unica buona alternativa quella che gli USA avessero vinto e governato il mondo come poi in effetti la storia ha mostrato fino ai giorni nostri; inoltre qualche dispersione in ragionamenti a volte fini a se stessi con tratti troppo filosofeggianti rende l’opera meno perfetta ma resto comunque dell’dea che sia un ottimo romanzo,