Dettagli Recensione
Dentro il mio abisso
Meraviglioso romanzo di fantascienza, scritto impeccabilmente da Asimov negli anni 50.
Trattasi del romanzo di apertura di una fortunata saga di quattro libri comunemente chiamata "ciclo dei Robot".
Classico "detective story" ambientato in un futuro lontano, animato da due personaggi azzeccatissimi,
Protagonista principale è il detective terrestre Elijah Baley personaggio positivo ma ricco di difetti che lo rendono verosimile quasi reale.
Il co-protagonista è invece un robot umanoide R. Daneel Olivaw, che si scoprirà, nel prosequio della lettura, essere molto più profondo di quanto inizialmente possa sembrare.
L'indagine si sviluppa intorno ad un omicidio, grande rilievo all'interno della storia è data alle leggi della robotica, (inventate da Asimov nei suoi racconti precedenti), ed alla interazione che gli esseri umani hanno con i loro "replicanti".
Quello che maggiormente colpisce però è l'ambientazione.
La terra del futuro è un chiuso formicaio d'acciaio, un abisso pieno di scale mobili e nastri trasportatori a velocità variabile.
Tutto ciò per collegare i vari luoghi di lavoro, di vita, i quartieri, le case, i bagni comuni, i luoghi di ritrovo, le scuole... Senza mai dover uscire all'aperto.
La terra "sembra" infatti non essere più vivibile all'aria aperta, da qui la necessità di creare enormi città chiuse e protette dalle radiazioni esterne.
Ovviamente tutto ciò ha portato nel corso delle generazioni, alla nascita di una fortissima forma di agorafobia, una paura incontrollabile dei luoghi aperti.
Rimane sullo sfondo il conflitto "socio-politico-intellettuale", tra i terrestri, che a causa delle loro condizioni di vita sono diventati una società pseudo socialista, e gli Spaziali, cioè gli abitanti dei pianeti colonizzati.
Quest' ultimi hanno per scelta limitato le nascite e gli incontri infra-personali, rendendo la privacy una questione vitale, con l'aiuto dei robot, essi hanno una vita solitaria ed oziosa, resa ancora più lunga grazie alla ricerca scientifica.
Si sente il tempo che è passato, ma più per me che per l'opera.
Il problema dei classici di fantascienza, è con il passare degli anni diventano obsoleti, spesso infatti la realtà si evolve in direzioni completamente diverse a dove lo scrittore ha fatto dirottare la sua immaginazione.
Questo non è però il caso di "Abissi d'acciaio", l'ambientazione è plausibile, anzi è quasi un monito, e i limiti ovvi (Asimov non poteva certo prevedere tutto) sono accettabili.
Quindi un romanzo ancora leggibilissimo.
Un giallo in pratica, che si "apre" nella sua soluzione pagina per pagina, tenendo il lettore ben incollato alle sue pagine.
Veloce e godibilissimo, questo è stato per anni il mio romanzo preferito. Avevo poco più di 14 anni quando l'ho letto per la prima volta, nei primi anni '90, in quel periodo storico, pre-smartphone,
il libro sembrava fresco ed appena scritto, una vera gioia per il cervello ricettivo di un adolescente; E quando pochi anni dopo mi trovai nella metropolitana di Praga, mi sembrò di trovarmici dentro,
in quel momento, in quell'intrico di "scale e strade mobili" che collegavano una linea metropolitana all'altra, sentii il profumo degli abissi d'acciaio di Asimov.
Asimov con questo capolavoro mi ha fatto sognare, mi ha fatto amare la lettura, e mi ha indirizzato verso una smaniosità del leggere che, ancora oggi, grazie a questo libro, a tratti ritorna.
Recentemente ho voluto rileggerlo, ed è stato come ritrovare un vecchi amico, magari è un po' invecchiato, magari ha un po' di pancia e un poco meno capelli, ma è sempre lui e bastano due parole per ritrovare vecchie e forti emozioni...
Indicazioni utili
I robot dell'alba
I robot dell'impero
Commenti
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prima di tutto buon anno,
questo romanzo mi ha appassionato moltissimo la prima volta che l'ho letto,
forse avevo l'età giusta, forse era il momento storico giusto, forse era il libro giusto al momento giusto...
In ogni caso confermo: è un libro che ancora oggi, merita di essere letto.
grazie per il commento positivo,
ovviamente io non posso che consigliarti fortemente la lettura,
ma amando questo libro voglio, per proteggerlo, mettere "le mani avanti"...
Devi ovviamente tenere presente, mentre lo leggi, che è un libro di fantascienza, che ha spento le 60 candeline...
risvegli in me un certo innato interesse per l'autore e il genere.
Distopia, fantascienza e proiezioni antropo-sociologiche mi hanno sempre affascinato.
Infine ho apprezzato particolarmente le note finali della tua recensione
perchè parlano della tua esperienza personale ed emotiva in rapporto con il libro,
qualcosa che ogni lettore può aver sperimentato seppur davanti a testi differenti.
Grazie a te per le parole che hai scritto,
vuol dire che mi hai capito.
Ciao.
grazie per il commento positivo,
tra l'altro il quarto per una mia recensione non mi era mai successo!!!
Se hai letto "Io robot" e ti è piaciuto, non puoi che innamorarti di "Abissi d'acciaio", è decisamente superiore!
Ciao e ancora auguri!
Anche i libri successivi - come dici nel "consigliato" - meritano di essere letti.
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"Abissi d'acciaio" è il primo volume di una lunga storia che andrà oltre il ciclo dei robot, e si chiuderà con gli ultimi libri dedicati alla Fondazione. La maggior parte dei volumi di Asimov, pur indipendenti l'uno dall'altro, sono uniti da un unico filo conduttore, formando una storia incentrata sul possibile destino dell'umanità. Molto diverso da Dick, altro massimo autore di sf.