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Il condominio
 
Il condominio 2016-08-16 11:07:48 Antonella76
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Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    16 Agosto, 2016
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L'abbruttimento sociale



Astenersi stomaci deboli.
Vietata la lettura a coloro che non sopportano vedere rappresentata (seppur attraverso una eccessiva metafora) la parte più "bassa" dell'essere umano, la più decadente, degradata...mi verrebbe da dire "bestiale", ma poi, pensandoci bene, gli animali certe cose non le fanno!!!
Immaginiamo una comunità di circa 2000 persone che vivono in una scatola super-lussuosa che punta verso il cielo, una città verticale (un grattacielo di 40 piani appunto)...dove l'ascesa verso i piani più alti sta a rappresentare una sorta di scalata sociale.
Dai proletari ai liberi professionisti, passando per la media borghesia.
L 'esplosione di violenza sarà spiazzante...
Non ci sarà un vero e proprio fattore scatenante, se non piccoli inconvenienti tecnici, che porteranno ad una profonda "regressione" di tutti i condomini, perché, in realtà, sono proprio le differenze sociali alla base del forte antagonismo, che ben presto sfocerà in odio, cattiveria, follia pura...
L' incalzante involuzione ad "esseri" (perché usare il termine "uomini" proprio non mi riesce) privi di qualsiasi morale, buonsenso e civiltà, va di pari passo con la totale mancanza di igiene personale, che anziché portare disagio, diviene valore aggiunto, segno di riconoscimento e dominio sull'ambiente.
Il Condominio diventa un microcosmo pieno di violenza, alcool, sesso, miseria e abbruttimento, dal quale gli abitanti non vogliono più uscire, disconoscendo il mondo esterno, e crogiolandosi nel sudiciume materiale, ma anche e soprattutto in quello interiore e morale.
Un regno dove dare libero sfogo agli impulsi più beceri e anormali.

Io posso capire il punto di vista e il messaggio dell'autore, questo voler liberare gli uomini da tutte le imposizioni e restrizioni sociali, mettendo a nudo la parte più istintuale nascosta sotto la tendina della buona educazione e del vivere civile...ma, davvero, faccio fatica a credere che sotto le sovrastrutture sociali che ci costruiamo ci sia tutto questo marciume.
No.
Non ci sto.

Per certi versi mi ha ricordato un po' la violenza e la disperazione dei ciechi di Saramago, ma lì c'era una causa di fondo, una lotta per la sopravvivenza e, soprattutto una luce in fondo al tunnel...qui è tutto gratuito, immotivato e disperatamente definitivo.

Un bel libro. Scritto molto molto bene.
Inquietante e piacevolmente disgustoso.

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