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Fuoco nella polvere
 
Fuoco nella polvere 2016-08-08 07:02:37 Zomboide
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Zomboide Opinione inserita da Zomboide    08 Agosto, 2016
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Che spreco

A bordo di una flotta di Zeppelin, la testa di William “Buffalo Bill” Cody e la compagnia del Wild West Show, viaggiano verso un Giappone ucronico, nella speranza di convincere Sokaku Takeda, futuro Shogun, a cedere agli statunitensi la metà del nord america che controllano. Non ci riesce, e nemmeno ha importanza, perché la vera missione è recuperare il mostro di Frankenstein, tagliuzzato dal capo giapponese per ricavarne un potente afrodisiaco, ma indispensabile a Cody per riattaccare la testa al proprio corpo, fantasticamente tenuti in vita, seppur separati, dalle menti congiunte di Charles Darwin e Samuel Morse. Dal tentativo di salvarlo, o “rubarlo”, parte la vera avventura, che li trascinerà sull’isola dell’inquietante dottor Momo, e del suo esercito di uomini bestie.
Joe R. Lansdale mette in scena una storia assurda, in cui si incontrano personaggi immaginari e reali in situazioni fantastiche. Così troviamo l’uomo di Latta di L. Frank Baum, Dracula e il Mostro di Frankenstein, lupi e leoni umanizzati, assieme ai cecchini perfetti Anne Oakley e Wild Bill Hicock e al condottiero Toro Seduto. Il tutto condito da robot a vapore, esperimenti fantascientifici, e un insieme di elementi steampunk da capogiro.
Quest’accozzaglia, però, non riesce a sollevare una trama un po’ povera e sbrigativa, insomma, non è di certo il miglior Lansdale, e la sensazione che ho avuto alla fine del libro è stata di spreco, un accumulo incredibile di meraviglie per un nulla di fatto.
Il libro è scorrevole, scritto bene, qualche volgarità gratuita, se mai dovesse essere un problema, molto sarcasmo (il nome del sottomarino, Naughty Lass, che significa più o meno ragazza sporcacciona, si legge come Nautilus, il sottomarino di Nemo), e a volte c’è anche da ridere. Ma, come detto, sembra un libro scritto a caso, dove non si giunge da nessuna parte pur avendo bruciato tutte le proprie carte.
Peccato.

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