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Ruggine, spruzzi di sangue, polvere e ...
Ruggine, spruzzi di sangue, polvere e tosse, ammorbano l'ultimo capitolo della trilogia del silo.
I poteri forti vengono scossi dall'interno, finalmente.
Il sogno sembra potersi avverare, la libertà sembra a un passo, per tutto il libro sembra sempre ad un passo...
Ma ad un passo da che cosa? Da un baratro di morte? Dal sogno verde-azzurro di un mondo sconosciuto? O semplicemente ad un passo dalla democrazia? Ad un passo dalla vera libertà di scelta?
Il coraggio personale che aveva animato i due precedenti capitoli dando luce al buio dei silo, sembra in questo finale essere sempre messo in discussione;
Il coraggio e l'intelligenza, congiunta al libero arbitrio sembrano essere la causa scatenante di un male sempre peggiore. Come a voler dire che rimanendo al proprio posto, nella propria routine, senza mai alzare lo sguardo, senza mai cercare di cambiare, si possa avere la sicurezza e la tranquillità di poter vivere...
Il libro sempre ben scritto, e decisamente furbo ed intelligente in ogni sua pagina, ci mette di fronte a tematiche ben più che reali: vere e tangibili.
Come nei capitoli precedenti le tematiche sono di estrema attualità, la fantascienza è il mezzo che utilizza il brillante autore, per arrivare a toccare i lati più oscuri del nostro modo di vivere
Il male di vivere, che tanto affligge la nostra generazione;
La routine, l'ottundente routine che ci confina nei nostri piccoli mondi personali schiacciati da responsabilità e bisogni essenzialmente primari.
I poteri forti, i capi, i sindaci i politici, sempre costantemente al disopra della realtà e mai corretti mai giusti mai nella giusta direzione. Mai utili.
.pag 355:
..."Il giorno era un turno in cui
ognuno sopportava una razione di vita, dedicandosi ad ogni sorta
di attività a breve termine prima di un altro turno di buio,
senza curarsi di inanellare quei giorni in qualcosa di utile,
trasformandoli in una collana di pietre preziose. Soltanto un'altra
giornata a cui sopravvivere"...
La rabbia di chi si è stufato di dispotismi e soprusi esplode nel ventre di due silos contrapposti, sotto l'emblema di un unica bandiera: la libertà!
I questo ultimo e avvincente capitolo della trilogia, la protagonista del primo libro ed il protagonista del secondo si scontrano senza mai veramente incontrarsi, per un finale aperto ma non troppo.
Ottima lettura consigliata a tutti, non un capolavoro, non all'altezza del secondo libro, ma veramente bello e di pregevole fattura.
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si la trilogia mi ha veramente rapito!
Adesso che l'ho finita ho già nostalgia di quel mondo!
Questo "Huxley " non l'ho mai sentito, adesso vado ad informarmi... Grazie!
A parte ciò, penso che chi l abbia letta potrà farsi qualche idea in più sul futuro che ci potremmo aspettare.
Comunque ti faccio anche i complimenti per le belle recensioni.
Ciao- Lucia
sei gentilissima, e ti confermo, ovviamente, che questa trilogia l'ho scoperta proprio grazie a voi!
Non l'avevo mai sentita!
Avevo chiesto consigli se ti ricordi, in una discussione proprio per un buon romanzo post-apocalittico!
Sei troppo gentile comunque, perché non ritengo le mie delle "recensioni", ma solo delle semplici opinioni personali.
Per esempio la mia opinione su "la metamorfosi" di Kafka ha generato un commento molto negativo...
Comunque, spero che il nostro futuro non sia quello descritto in questi libri, ma ritengo il presente sia già troppo simile...
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Hai finito la trilogia, ben fatto!! Merita vero? Sono contenta che ti sia piaciuta.
Ti consiglio di leggere Huxley adesso che sei nella scia di Howey, è il promotore di tutti questi libri distopici!
Marta