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LA RIVINCITA DI GAIA
VanderMeer con questo primo libro della sua trilogia ci porta a fare conoscenza con l' Area X.
Quest' area è un territorio dove coabitano a stretto contatto i più disparati habitat e specie animali e vegetali. Spazio che viene studiato e tenuto nascosto da un' agenzia governativa chiamata Southern Reach. A questo scopo vengono mandate da quest' agenzia varie spedizioni nell' area. Da qui inizia il romanzo, dal racconto dell' esplorazione da parte della dodicesima missione.
Il leitmotiv del libro è il mistero legato all' Area X. Che cos'è? Come si è creata? Da chi è abitata? Perchè alcune persone ricompaiano inspiegabilmente al di là del confine? E altri interrogativi ancora.
L' autore ci immerge in questo clima grazie alla creazione di un' ambientazione claustrofobica e opprimente, dandoci come l' impressione di essere spiati dalla natura. Ed è questo uno dei più grandi meriti di VanderMeer, di aver creato un'ambiente naturale talmente vivido e presente da poter essere considerato un personaggio a tutti gli effetti.
Inoltre è bravo nel saper dosare le informazioni da dare al lettore. A noi ci vengono date solo le informazioni essenziali per farci concentrare sui fitti misteri e sull' intreccio, tanto da non risultare nessun nome proprio in tutto il racconto. Le componenti del gruppo, difatti, vengono chiamate e si chiamano fra loro usando la proprio qualificazione professionale.
Il tutto ci viene raccontato dal punto di vista della biologa in una sorta di forma diaristica, dato che si tratta degli appunti che ogni membro deve scrivere sulla missione. Ed è proprio grazie alle sue impressioni e i suoi aneddoti passati che la narrazione alza i toni, indagando su temi quali la pazzia e su come e cosa recepiamo della verità.
Se amate i misteri e i romanzi new weird, alla Lovecraft per capirci, non posso fare a meno che consigliarvelo. Non ne rimarrete delusi!