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42 (e ricordatevi l'asciugamano!)
Guida Galattica per gli autostoppisti – Douglas Adams – 1979
"Una delle cose che Ford Prefect aveva sempre trovato difficile comprendere a proposito degli umani, era che questi avevano il vizio di affermare e ripetere cose assolutamente ovvie, come risultava evidente da frasi quali Che bella giornata! O Come sei alto! O Oddio, mi sembra che tu sia caduto in un pozzo profondo nove metri: ti sei fatto male?
In un primo tempo Ford si era fatto una sua teoria per spiegare questo strano comportamento. Aveva pensato che le bocche degli esseri umani dovessero continuamente esercitarsi a parlare per evitare di rimanere inceppate. Dopo avere osservato e riflettuto alcuni mesi, Ford aveva abbandonato questa teoria per un’altra. Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca, corressero il rischio di cominciare a far lavorare il cervello."
Basterebbe questo accorato stupore, da parte di un alieno, per il vezzo, del tutto umano, di "ribadire l'ovvio" per indurre alla lettura della Guida Galattica per gli Autostoppisti del mai abbastanza compianto Douglas Adams.
Una storia assolutamente amabile e difficile da raccontare, alla base della "Guida Galattica".
Come nella migliore tradizione dell'umorismo inglese (penso a Jerome Kapka Jerome) un viaggio è il pretesto per farci ridere, sorridere ed anche un poco riflettere.
Per un disguido (anzi, per il mancato arrivo in tempo di un ordine di revoca) la Terra viene distrutta e Ford Perfect che viveva sulla terra, ma in realtà veniva da Betelgeuse, riesce a mettersi in salvo e a portare con sé un suo amico terrestre, Arthur Dent.
Fra presidenti galattici che hanno come fondamentali qualità di provocare scandali perché il loro compito " non è di esercitare il potere ma di stornare l'attenzione della gente dal potere stesso",
extraterrestri imbarazzanti perfino per le forze dell'evoluzione ed appassionati di poesia, robot depressi, sfortunati cetacei e potentissimi topi, scopriamo che non tutto è perduto e che l'universo si può esplorare senza spendere cifre eccessive.
Basta avere una guida ben fatta!