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1984 di George Orwell
 
1984 di George Orwell 2015-08-04 10:37:20 LIsaRay
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LIsaRay Opinione inserita da LIsaRay    04 Agosto, 2015
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Un libro che mette in dubbio la propria libertà

Ho letto 1984 circa due anni fa e ancora ne risento le "conseguenze".. Ogni citazione, ogni verso mi ritorna in mente e non posso fare a meno che definirlo il mio libro preferito.
Orwell è riuscito a creare una società che non ha vincoli sull'età, futuro, passato o presente, questa è la degenerazione di ogni sistema sociale e della manipolazione.
La distopia non si avverte poi così tanto, quello che si avverte è un senso di oppressione e angoscia, di una realtà portata allo stremo che non ha vie di fuga.

Cosa importa la memoria? Se la storia non è documentata allora non è mai esistita.
Cosa importa se 2+2=4 se il governo ti dice che fa 5?
Cos'è la realtà?
Questo è il vero interrogativo che si cela nel libro di Orwell. La realtà è quella che vive nella mente o quella che il nostro governo ci presenta? Esiste davvero la realtà?

Questo libro mette in crisi le nostre verità e soprattutto la nostra libertà. Gli uomini sono liberi o sono solo liberi di crederlo?

La genialità del libro sta innanzitutto nel mondo che lui ha creato, nelle appendici, nel bipensiero, ovvero nel credere in qualcosa e nel suo opposto. Questa modalità di pensiero riesce così a mettere in crisi la società e renderla controllabile.
Seconda cosa, la storia che è divisa in due parti: la prima in cui pensi che il protagonista sia un fuoricasse, un ribelle, e tieni il fiato sospeso ogni volta che infrange le regole;
(spoiler) la seconda in cui ti rendi conto che la prima è stata solo un illusione e il protagonista in realtà era come tutti gli altri: le società che si crede anticonformista quando in realtà cercando di essere tutti diversi si è solo tutti uguali. Tutti erano succubi del Grande Fratello.

Ed è così che Winston rappresenta la condizione di tutti gli uomini, il ribelle che cade nella trappola, e nella quale vi è sempre stato.. E a confermarlo è proprio il suo nome, Winston Smith, uno dei nomi più comuni anglosassoni, a indicare il suo essere anonimo fra gli altri.

Un altro tema che Orwell tocca, anche se in piccola parte, è quello del dolore fisico. Un uomo che è sottoposto al dolore arriverà davvero a sperare che sia la persona a cui vuoi più bene a soffrire al tuo posto e in quel momento l'umanità svanirà.

E' il romanzo dell'anti umanità, in cui la tortura non serve a farti confessare e non farti ricommettere i peccati, ma a farti CREDERE nella tua colpevolezza; perché a quel punto sarai proprio tu a volerti punire per aver commesso il tuo errore, sarà proprio quando ti avranno tolto la libertà e manipolato a tal punto da credere nel tuo ideale opposto a volere una propria condanna.
Perché Winston ad un certo punto non vede più 4 dita, ma è convinto di vederne 5.

Il finale del romanzo è la più grande verità umana.

E' un libro che fa pensare, profondo, scorrevole, con digressioni importanti... Consiglio a chiunque di leggerlo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La fattoria degli animali;
Fahrenheit 451.
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Commenti

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condivido molto l'impressione che ti ha dato questo libro. L'ho finito di leggere qualche mese fa e trovo sempre, tra le righe di quanto esprime l'autore, dei collegamenti con il presente. Un libro che davvero ti può destabilizzare, in un certo senso, le tue idee. Quanto siamo controllati dai geolocalizzatori, carte di credito e bancomat, siti, videocamere di sorveglianza etc. il libguaggio di slogan in cui conta più la forma che il contenuto e molto altro. Penso sia proprio un libro che rileggerò più avanti!
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