Dettagli Recensione
Un libro che mette in dubbio la propria libertà
Ho letto 1984 circa due anni fa e ancora ne risento le "conseguenze".. Ogni citazione, ogni verso mi ritorna in mente e non posso fare a meno che definirlo il mio libro preferito.
Orwell è riuscito a creare una società che non ha vincoli sull'età, futuro, passato o presente, questa è la degenerazione di ogni sistema sociale e della manipolazione.
La distopia non si avverte poi così tanto, quello che si avverte è un senso di oppressione e angoscia, di una realtà portata allo stremo che non ha vie di fuga.
Cosa importa la memoria? Se la storia non è documentata allora non è mai esistita.
Cosa importa se 2+2=4 se il governo ti dice che fa 5?
Cos'è la realtà?
Questo è il vero interrogativo che si cela nel libro di Orwell. La realtà è quella che vive nella mente o quella che il nostro governo ci presenta? Esiste davvero la realtà?
Questo libro mette in crisi le nostre verità e soprattutto la nostra libertà. Gli uomini sono liberi o sono solo liberi di crederlo?
La genialità del libro sta innanzitutto nel mondo che lui ha creato, nelle appendici, nel bipensiero, ovvero nel credere in qualcosa e nel suo opposto. Questa modalità di pensiero riesce così a mettere in crisi la società e renderla controllabile.
Seconda cosa, la storia che è divisa in due parti: la prima in cui pensi che il protagonista sia un fuoricasse, un ribelle, e tieni il fiato sospeso ogni volta che infrange le regole;
(spoiler) la seconda in cui ti rendi conto che la prima è stata solo un illusione e il protagonista in realtà era come tutti gli altri: le società che si crede anticonformista quando in realtà cercando di essere tutti diversi si è solo tutti uguali. Tutti erano succubi del Grande Fratello.
Ed è così che Winston rappresenta la condizione di tutti gli uomini, il ribelle che cade nella trappola, e nella quale vi è sempre stato.. E a confermarlo è proprio il suo nome, Winston Smith, uno dei nomi più comuni anglosassoni, a indicare il suo essere anonimo fra gli altri.
Un altro tema che Orwell tocca, anche se in piccola parte, è quello del dolore fisico. Un uomo che è sottoposto al dolore arriverà davvero a sperare che sia la persona a cui vuoi più bene a soffrire al tuo posto e in quel momento l'umanità svanirà.
E' il romanzo dell'anti umanità, in cui la tortura non serve a farti confessare e non farti ricommettere i peccati, ma a farti CREDERE nella tua colpevolezza; perché a quel punto sarai proprio tu a volerti punire per aver commesso il tuo errore, sarà proprio quando ti avranno tolto la libertà e manipolato a tal punto da credere nel tuo ideale opposto a volere una propria condanna.
Perché Winston ad un certo punto non vede più 4 dita, ma è convinto di vederne 5.
Il finale del romanzo è la più grande verità umana.
E' un libro che fa pensare, profondo, scorrevole, con digressioni importanti... Consiglio a chiunque di leggerlo.
Indicazioni utili
Fahrenheit 451.
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