Dettagli Recensione
Genialità “folgorante”
Un romanzo di fantascienza che descrive un ipotetico mondo futuro in cui il potere è amministrato mediante un’unica e semplice regola: il divieto di leggere e possedere libri. A garantirne l’applicazione, un efficiente corpo di “pompieri-incendiari” che non disdegnano violenza e omicidio pur di rispettare la propria missione ma che non si chiedono nemmeno perché. E’ questa in effetti la caratteristica principale degli abitanti di questo mondo futuro: nessuno si fa domande. Apparentemente felici, amano la velocità e l’azione, vivono attorniati da personaggi televisivi a grandezza naturale che scambiano per la propria famiglia e, pur di non rimanere da soli con i propri pensieri, hanno sempre auricolari ronzanti nelle orecchie. E’ quindi con il divertimento che, di fatto, gli uomini sono ridotti a meri fantocci non-pensanti, superficiali, non più in grado nemmeno di distinguere il confine tra realtà e finzione.
Un romanzo che sconcerta, quindi, perché i tratti di questo mondo così irreale assomigliano drammaticamente alla realtà che ci circonda in cui i libri non si leggono non per legge ma per scelta, sostituiti da divertimenti di più facile consumo – non così dissimili di fatto dalla velocità, dagli spettacoli scacciapensieri, dal chiacchiericcio senza contenuti predetto da Bradbury. Che l’abbia fatto nel 1953, tra l'altro, non può che essere genialità.
Un romanzo da leggere assolutamente per farsi qualche domanda sul mondo attuale e su come trascorriamo il nostro tempo. Se non bastasse, per leggere un libro scritto davvero bene.