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il finale assassina la noia
"Ragazzo", questo era il nome del giovanissimo Fitz Chavalier quando il nonno materno lo porta a Castelcervo, per consegnarlo all'altro nonno, quello paterno.
Fitz è infatti il figlio illegittimo "bastardo" del principe ereditario Chavalier, uomo saggio e giusto ed amato dal suo popolo ed ora, con questo "frutto del peccato" a corte, rischia di veder minate diverse sicurezze.
La famiglia reale è spaccata, un bastardo a corte non è mai cosa facile da gestire ed è il vecchio re Sagace, padre di Chavalier a prendere in mano le redini della faccenda: il giovane Fitz, sarà utile come uomo del re, un membro della famiglia ma, anche una figura a cui delegare aspetti diplomatici pericolosi e scomodi: diverrà quindi il sicario del re, un assassino che uccide ed avvelena le figure d'intralcio alla corona.
Inizia così l'apprendistato del giovane che, dopo aver affinato nelle stalle reali il suo potere di entrare in empatia con gli animali, affina l'Arte, le nozioni militari e le proprietà delle erbe.
Ma. è con l'Arte, la capacità dei reali e consanguinei di entrare nella mente delle persone che Fitz avrà più difficoltà e che lo porterà ad entrare in un conflitto che può essere la sua fine.
Un libro ben scritto, personaggi empatici e con tratti molto veri. La storia della crescita e dell'istruzione del piccolo Fitz cattura il lettore, portandolo nella vita quotidiana del Regno dei 6 Ducati.
Quando il libro sembra assopirsi, ecco che l'autrice ci sorprende con un colpo di scena o una messa alla prova del protagonista.
Le ultime 100 pagine sono adrenalina pura, con un complotto macchiavellico ed orchestrato magistralmente dalla penna di Hobb.
Se nel complesso il libro arriva ad una abbondante sufficienza, le ultime pagine sono da pieni voti!
Un bel libro, inizio di una trilogia, che ora mi toccherà leggere...spero al più presto...o almeno quando la pila di libri in arretrato mi darà un po' di tregua =)
Ah, ho letto che alcuni accostano quest'autrice a Martin..io mi dissocio da questa comparazione. Brava Hobb, ma nonostante un finale con intrecci e congettura...non siamo sui livelli del Trono di Spade, il libro non è mai cruento e le vicende sentimentali non sfiorano mai la sfera sessuale, se non con fugaci baci sulla guancia...quindi direi che un Martin senza sangue, sesso e giochi di potere..non è un Martin!!! =)
Buona lettura