Dettagli Recensione
Maze Runner – James Dashner
Ho deciso di scrivere un’unica recensione per l’itera trilogia, semplicemente per il fatto che l’ho divorata come niente. Se dovessi descrivere questi libri con una sola parola, direi: adrenalinici! Ma usandone un po’ di più, trovo che questa serie sia davvero intrigante, fa provare sensazioni forti (gridare “Corri! Corri!” nel bel mezzo della lettura non capita sempre!): sospiri di sollievo e balzi dalla sedia (vi assicuro che nel secondo libro c’è una scena a dir poco thriller!) e una forte empatia per i personaggi. Temevo per le loro vite come se fossero persone reali (il mio personaggio preferito è arrivato in fondo sano e salvo! Avevo quasi le lacrime agli occhi!).
Per quanto riguarda lo stile, avevo letto in più recensioni in giro sul web che nel primo romanzo il dialetto che i Radurai aveva sviluppato rendeva la lettura poco scorrevole. Non sono pienamente d’accordo, nel senso che secondo me non c’è nulla di incomprensibile, ma semplicemente è un po’ brutto e stona con lo stile generale.
Ho anche molto apprezzato la domanda che viene posta per tutto il tempo e a cui non viene data una risposta, perché probabilmente non c’è: il fine giustifica i mezzi? È giusto sacrificare “pochi” per il bene di tanti? In questo caso è tutto molto relativo, ovvero i pochi non sono poi così pochi e i tanti … beh, bisogna vedere per quanto tempo lo saranno. Però è una questione che esiste anche nella vita reale e James Dashner ci fa capire quanto sia difficile prendere delle decisioni.
Per quanto riguarda il finale, devo essere sincera che sto ancora ragionando se sia perfetto o se c’era un’alternativa. Per ora sono più incline alla prima opzione, anche se forse un capito in più poteva spendercelo.