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Leibniz docet
Provate a pensarci un attimo, fermatevi, rilassatevi seduti sulla vostra poltrona e riflettete: avete idea di come potrebbe cambiare la vostra vita se un giorno foste colpiti da una nube radioattiva vagante il cui unico, irrefrenabile ed incurabile effetto fosse quello di ridurre la vostra altezza tre millimetri al giorno? E tutto il vostro corpo si rimpicciolisce in proporzione, tre millimetri ogni giorno...
Provate a pensarci.. prima le conseguenze più evidenti: dopo 10 mesi, supponendo che siate alti 190 cm quanto il protagonista Scott, vi trovereste sulla stessa poltrona su cui siete seduti ora con le gambe penzoloni come quelle di un bimbo di 4 anni che dondola su un'altalena, e dopo altri 10 mesi dovreste abbandonare quella poltrona, sempre ammesso che riusciate a calarvi giù sul pavimento, altrimenti rischiereste di rimanere soffocati tra i glutei del primo 'gigante' di passaggio che decida di occupare la vostra poltrona senza rendersi conto che è già occupata.
E questo è niente: come pensiate possa sentirsi un uomo come Scott dinanzi agli occhi di sua moglie, che lo osserva rimpicciolirsi giorno dopo giorno, senza poter far nulla, senza poter evitare che il suo uomo, il pilastro della famiglia scompaia progressivamente nel nulla, lasciandola sola con la figlia e praticamente senza soldi e lavoro? E Scott come può resistere alla frustrazione, alla vergogna, al senso di impotenza , di lenta e progressiva emarginazione dal mondo che lo circonda.. come può sentirsi amato dalla moglie se vede riflessa nei suoi occhi l'immagine di un bambino di 6 anni anzichè quella dell'uomo che ha sposato?
E come può sentirsi padre? Come può educare e crescere sua figlia di 4 anni se lei stessa, nella sua inconsapevolezza, cerca di proteggerlo da un gatto stringendolo in una mano come fosse una bambola e quasi soffocandolo per la stretta?
"Scoprì che l'autorità del padre dipendeva in larga misura da una semplice differenza fisica. Un padre per il suo bambino è grande e forte; è onnipotente. Un bambino ragiona in modo semplice. Rispetta la grandezza e la profondità della voce. Ciò che fisicamente lo sovrasta, quasi sempre lo rispetta o almeno ne ha paura. Era semplicemente una condizione di base che dipendeva dal fatto che lui era alto un metro e novanta e sua figlia soltanto un metro e venticinque.
Quando era sprofondato alla sua altezza, e poi ancora più sotto, quando la sua voce aveva perso in profondità ed autorità ed era diventata uno stridio del tutto inefficace, il rispetto di sua figlia era andato scemando. Semplicemente, non riusciva a capire. Dio solo sapeva se avevano provato a spiegarglielo - in continuazione. Ma non era una cosa che si potesse spiegare, perchè nel background mentale di sua figlia non c'era niente di paragonabile ad un padre che rimpiccioliva.
Di conseguenza, quando lui non fu più alto un metro e novanta e la sua voce non fu più la voce che lei conosceva, lei non lo considerò più come suo padre. Un padre era immutabile. Ci si poteva contare, non cambiava mai."
E come poter biasimare Scott per essersi innamorato di una nana, un fenomeno da luna park, per aver voluto trascorrere una notte con lei, provare ancora la sensazione che l'amore ed il corpo di una donna potevano offrirgli, una donna come lui, sola come lui, l'unica in grado di capire il suo stato d'animo.
Ed è proprio il racconto di queste tragiche 'conseguenze' del rimpicciolimento il punto di forza di tutto il romanzo, per la magistrale capacità di Matheson di scavare a fondo nell'animo del protagonista portando alla luce ogni minimo dettaglio dell'angoscia e della mortificazione che lo pervade e descrivendoli con intensa carica emotiva. E tutto sembra molto realistico, molto plausibile, quasi ci si dimentica che si tratta di un romanzo di fantascienza; è un genere di fantascienza molto 'borderline'.. non per niente, la sceneggiatura dei migliori episodi della serie 'Ai confini della realtà' è stata scritta da Matheson.
Unica nota negativa del libro è il racconto degli ultimi tre giorni di Scott, dai 9 millimetri in giù, che rappresenta la trama principale del libro, inframmezzata dai racconti di cui sopra, ma a differenza di questi risulta molto noiosa, ripetitiva e lenta.. neanche la presenza di un ragno assassino contribuisce a renderla più interessante, forse anche a causa delle eccessive e prolisse descrizioni dell'ambiente circostante visto dal 'basso' dei 10 millimetri e che risulta talmente fuori dal comune da essere anche difficilmente immaginabile: una sedia a sdraio vista dagli occhi di Scott sembra persino più complicata dal punto di vista 'architettonico' della cattedrale di Notre-Dame...
Ma vale sicuramente la pena resistere sino alla fine, superando questi cali di tensione... anche perché sin dalle prime pagine la domanda sorge spontanea ed è tanta la curiosità di sapere cosa accadrà l'ultimo giorno, dopo gli ultimi tre millimetri .. ed il finale, nella sua ovvietà, è geniale...