Dettagli Recensione
Dispotismo implicitamente concretizzato
Orwell racconta la storia di Winston, londinese quarantenne il quale lavora per il Partito (il Governo il quale si muove attraverso la legge del Grande Fratello).
Un futuro prossimo in cui, dopo la rivoluzione, tutto il passato è stato cancellato per dar spazio ad un infinito presente. Nel nuovo mondo, diviso in tre superpotenze tutte praticamente identiche, gli abitanti sono persuasi da idee fasulle ma che li rendono "felici". Questa è una delle incognite più affascinanti che Orwell ci pone, è possibile essere felici e liberi allo stesso tempo? Questo romanzo può darne una risposta abbastanza esaustiva poichè la storia di Winston viaggia in parallelo con questi due orizzonti che ognuno di noi cerca in ogni momento di raggiungere.
Winston modifica i numeri del times che sono usciti nel passato in modo da rendere veritiera ogni citazione del Grande Fratello, colui che tutti amano e che presidia ogni angolo della città. Una persuasione che, se studiata nei particolari non è così lontana dalla televisione dei giorni nostri, il titolo della mia recensione si basa proprio su questo, vedo in Orwell un visionario che ha reso palese molto di quello che succede ma di cui nessuno si accorge, proprio come la maggior parte degli abitanti di Londra nel 1984.
L'evasione di Winston si intreccia inesorabilmente nell'amore e nel dolore, due temi che non passano inosservati in molti romanzi dell'autore e che, un'altra volta, riesce a far trasparire magnificamente.
1984 è sicuramente uno dei classici inglesi più importanti mai scritti e che rispecchia gli ideali di Orwell.
Indicazioni utili
Il mondo nuovo - Huxley