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Lealtà e generosità: lussi delle epoche civili
Niente invasioni aliene o zombie, nessun meteorite o catastrofe naturale, questa volta l'umanità è messa in ginocchio dalla scomparsa di tutta la vegetazione. La morte delle coltivazioni, con relativo sterminio del bestiame, imprigionano l'uomo in una nuova era oscura, in cui l'autoconservazione è garantita solo in presenza di istinti brutali che nulla possono condividere con il rassicurante progresso.
Un virus chiamato Chung-Li attecchisce nelle coltivazioni del sud est asiatico, a Londra le immagini delle popolazioni locali falcidiate da tumulti, fame e massacri sono buone giusto per qualche distratto dibattito; la cieca fiducia nella scienza consente di stare tranquilli, sicuramente il male verrà debellato prima che raggiunga l'Europa.
Purtroppo per John Custance e la sua famiglia -oltre che per milioni di inglesi- la realtà si rivelerà ben più tragica, il virus prospererà anche in terra d' Albione gettando popolazione e governo nel panico totale
L'unica speranza si chiama Blind Gill, una valle dove il fratello di John, l'agricoltore David, ha sfruttato la conformazione geografica del territorio per difendere l'ameno luogo da episodi di sciacallaggio e per dar vita a una piccola società in cui la fiammella del viver civile continui ad ardere.
Il viaggio verso la novella terra promessa si rivelerà una crudele odissea costellata da pericoli e atti aberranti. John Christopher racconta di un regredire che si manifesta con forza crescente; i personaggi sono persone civilizzate perfettamente inserite nell'organigramma sociale trasformate in assassini senza scrupoli, mossi da istinti ferini con cui cancellano comprensione e gesti misericordiosi.
Il gruppo con l'avvicinarsi alla valle aumenta di numero, un nuovo ordine sociale basato sulla forza stabilisce ranghi e compiti tra i profughi, mentre un accenno di umanità resta incollata ad alcuni personaggi tra cui Ann, ovvero la moglie del protagonista, o al suo caustico amico Roger. Ma la pietà non è più di quel mondo, ad eccellere ora è gente come Pirrie, insospettabile cellula dormiente della violenza, l'assassino per indole cristallizzato dalle regole che, in assenza di queste, lascia deflagrare tutto il suo potenziale distruttivo.
Romanzo edito per la prima volta nel 1956 offre un contesto angoscioso perché incredibilmente realistico ancora oggi. Lo spaesamento dei personaggi è il nostro, davanti all'abbattimento di ogni sicurezza da un' apocalisse poco rappresentata ma tutt'altro che fantascientifica (come spiegato, senza fomentare sciocchi allarmismi, nella prefazione). Il tema dell'imbarbarimento non è certo originale, eppure l'autore riesce a risultare attuale in quanto efficace nel cesellare scenari possibili, sino ad un finale in cui il decadimento umano è servito paradossalmente insieme alla speranza.
La violenza e l'amoralità giustificano la sopravvivenza? Con questa spinosa domanda Christopher chiude il cerchio lasciando alle nostre coscienze le risposte.
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