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Il lascito degno di un grande autore.
Finora inedita in Italia, “Il pigiama del gatto” è l’ultima raccolta in vita di uno degli autori più geniali presenti sul panorama letterario. Costituita da 20 storie, a cui si sommano un prologo ed un epilogo; l’opera si caratterizza per l’inconfondibile penna di Bradbury che se da un lato rende omaggio agli autori che da sempre l’hanno ispirato quali Fitzgerald, Poe, Wilde o Melville, dall’altro trascina il lettore nel suo policromatico mondo, un universo fatto di amicizie, paure, panico, delusioni, viaggi nel tempo, amori perduti, incompresi e ritrovati, artisti tanto improbabili quanto sottovalutati resi celebri da inaspettati colpi di scena, senatori ubriachi capaci di giocarsi uno stato dopo l’altro degli Stati Uniti D’America in un casinò indiano, femmes fatales ammaliatrici di emofiliaci scrupolosi in tutto tranne che sul versante femminile. E così tra una pagina e l’altra l’opera si fa divorare rapendo lo sconosciuto avventuriero che si incammina sul sentiero di promesse delineato da Bradbury.
Ciascun racconto ha una sua morale, lo scrittore nell’introduzione ci narra come questi siano stati concepiti, qual è stata la molla che ha ispirato il “demone” inchiodandolo alla scrivania fintanto che la redazione quei pensieri non fosse indelebilmente trascritta su carta. Sono stata colpita in modo diverso da ogni racconto, alcuni quali ad esempio “Crisalide” o ancora “Il completista” sono lo specchio della realtà di ieri e di oggi e Bradbury non erra quando suggerisce al lettore di mettere a confronto i due scritti, “Il pigiama del gatto” è di una delicatezza e di una dolcezza infinita che si esprime con tutta la sua folgorante forza soprattutto sul finale, con “l’isola” le paure e le fobie umane sono messe in luce con ogni sfumatura ed ogni paradosso, in “Ci comporteremo normalmente” la Susan del passato si ritrova a far i conti con il Ray del presente e il timore interiore di diventare l’uomo non sperato.
Un’opera di indubbio valore, che si esprime indelebilmente grazie alla sua semplicità.
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Commenti
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L'ho trovato per caso in libreria ed è praticamente l'ultimo scritto in vita di Bradbury venuto a mancare nel 2012, mi ha lasciato un bel ricordo.
Che dire, grazie nuovamente per aver letto le mie parole. Sei sempre gentilissimo con me. :-)
Buona giornata
P:S: oh, comunque i gatti ce li metti sempre eh? ;)
Ciao!
La copertina poi, un gioiellino.
Scherzi a parte lo cerco di certo, anzi, domani se mi gira faccio un giro in libreria ;)
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Deve trattarsi di un libro che è un po' una sorpresa.