Dettagli Recensione
Sentimenti, come?
Un libro di ottant'anni (scritto nel 1932) che sembra coetaneo di molti romanzi odierni, Huxley racconta una società futuristica e distopica, anche se potrebbe essere vista utopica da un altro punto di vista sicuramente non errato. In questo nuovo mondo tutti i cittadini sono nati da provette ( già in questo punto è riuscito a "prevedere" le nascite artificiali) in modo da non avere genitori e nessun tipo di parente e quindi non sentire dolore per la loro mancanza o dei sentimenti che derivano da essi. L'obiettivo di questa società è rendere ogni suo componente felice, o meglio non triste, usando anche sostanze sintetiche come il Soma dagli effetti molto simili alla mescalina e all'lsd che Huxley esalta in un suo altro famosissimo saggio.
Per raggiungere questo obiettivo bisogna quindi che il singolo non pensi con la sua testa ma con quella di chi comanda attraverso messaggi trasmessi in ogni momento già dalla nascita. Quindi è meglio lasciar piede libero alle menti umane o dare una linea unica da seguire che però porta ad un benessere quasi certo? Questa è la domanda che ci si pone sicuramente durante la lettura del mondo nuovo! Alcuni potrebbero rispondere "beata ignoranza", il non sapere rende felici e leggeri, mentre altri potrebbero rimanere sconvolti poichè quasi tutti viene nascosto e perso per sempre.
Esiste comunque una riserva in cui gli esseri umani sono rimasti come prima è proprio qui il protagonista si scontra con la nuova e la vecchia realtà. È un romanzo in cui si può molto riflettere sui pregi e i difetti delle società che ci circondano, capire cosa è davvero importante per il benessere singolare e collettivo. Personalmente questa lettura è stata molto utile riguardo certi argomenti su cui molte domande non trovano risposte soddisfacenti.
Indicazioni utili
1984
Ishmael