Dettagli Recensione
nuovo termine: "distopia"
Mi butto a capofitto nella lettura di questo romanzo incuriosito dalla trama e così scopro di essere incappato in un romanzo del genere "distopico". L'argomento mi piace, non è il primo libro che leggo, anche se, confesso, non conoscevo questo termine.
Siamo quindi in un futuro non troppo lontano dove la crisi economica, più devastante di una guerra, ha cambiato radicalmente l'assetto politico mondiale e dove la comparsa di una nuova droga, il flashback, ha quasi totalmente annichilito la società occidentale. Assumendo tale droga le persone possono rivivere in modo assolutamente realistico i momenti del proprio passato, rifugiandosi così nei ricordi felici.
Il protagonista, Nick Bottom, investigatore privato, viene assunto per indagare su un caso di omicidio. Ma Nick su questo caso ci aveva già lavorato sei anni prima, quando era ancora un poliziotto, prima che un'avvenimento sconvolgesse la sua vita e diventasse dipendente da flashback così da perdere lavoro e famiglia.
L'indagine si rivelerà più complessa del previsto: Nick scoprirà che dietro questo crimine si cela un complotto che coinvolge le alte sfere della società e che metterà in discussione anche il suo passato.
Il romanzo è indubbiamente molto coinvolgente.
Dan Simmons descrive in modo dettagliato la nuova società e i nuovi stili di vita post-crisi con tratti taglienti e drammatici. Lo scrittore sfrutta le attuali problematiche economiche mondiali, con analisi approfondite, per trarne le cause, a dir poco verosimili, del disastro economico a cui il mondo è andato incontro, rendendo così la lettura molto suggestiva. Inoltre la nuova geografia politica rispecchia in modo realistico gli equilibri precari che attualmente stiamo vivendo.
Insomma un libro per molti versi sconvolgente, che fa riflettere sullo stato attuale delle cose. Ma Simmons si dilunga troppo sulle cause economico politiche che hanno portato al crollo degli Stati Uniti tanto che, in queste fasi del romanzo, appare fin troppo evidente la sua avversione per la politica dei democratici di Barack Obama. Lo scrittore sfrutta il carattere distopico per fare del racconto un monito, perché saranno proprio le riforme dei democratici che porteranno al tracollo del paese, con conseguenze a mio parere, davvero poco plausibili.
Inoltre, i passi troppo lunghi ne rendono a volte un po' stancante la lettura.
Un romanzo tuttavia d'effetto, sicuramente da leggere per gli amanti del genere.