Dettagli Recensione
SPLOFF!
Sulla fortunata corrente dei young adult distopici esplosa dopo l'uscita di Hunger Games, adesso uno dei protagonisti in questo campo è James Dashner. L'autore decide di ambientare la storia per praticamente tutto il libro non in una società distopica, ma in un luogo fuori dal mondo. Ogni mese un ragazzo viene spedito in un posto a lui sconosciuto, e non ricorderà nulla del suo passato. Questo luogo è un enorme labirinto, mutevole e apparentemente senza via di uscita. La trama si basa sulla ricerca disperata del modo per uscire, sulla sopravvivenza e la difesa dalle creature tenebrose che si aggirano per le mura. James Dashner è molto bravo nell'attaccare il lettore alla pagine, il libro è molto avvincente e pieno di colpi di scena. Ricorda molto Hunger Games per questa sua caratteristica, ma non riesce a raggiungere i livelli dei libri della Collins per la caratterizzazione dei personaggi, sì abbiamo diversi tipi di ragazzi che lottano per la loro vita, ma il modo in cui viene esternato il loro carattere è fatto un po' superficialmente, spesso le reazioni emotive vengono descritte o troppo di fretta o in modo forzato, mi sembra che l'unico vero sforzo che Dashner abbia fatto sia quello di mettergli in bocca parole come sploff, caspio, pive e un'altra serie di vocaboli, in modo da dare un nuovo linguaggio ai ragazzi. Modi di dire di cui non vedo proprio il senso, credo che se ci si ritrovasse in un labirinto senza memoria a tutto si penserebbe fuorché a trovare termini inutili con cui comunicare.
Se non si è in cerca di un capolavoro la saga di Maze Runner è molto godibile, anche se il primo libro lascia in sospeso molte questioni.
Aggiungo che non è presente la classica prevedibile storia d'amore tipica di molti young adult, cosa che mi ha lasciato con molta soddisfazione a fine lettura!