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L'inosservanza della realtà
Autore postmodernista Ballard ha segnato la letteratura con creazioni articolate e mai scontate, opere capaci di suscitare il dubbio nel lettore. Lo sguardo critico alla società che questo ci offre non risparmia i cortesi dormienti che chiudono gli occhi dinanzi alla contorta e complessa spirale che ha catturato la realtà attuale, bensì esalta i paradossi, le complessità e i barlumi di false speranze ormai quotidiani.
Nel caso di specie le vicende sono narrate in una Provenza sempre più tecnologica dove morti e sparizioni sono all’ordine del giorno e senza un perché, Eden-Olympia è infatti un complesso residenziale in Costa Azzurra che ospita i dirigenti delle più potenti Multinazionali e dove lavorano oltre diecimila persone ma dove nessuno si stupisce di queste inquietanti scomparse. Attratti da quel che apparentemente sembra un paradiso Jane, medico pediatra, e suo marito Paul si trasferiscono nella cittadina e mentre la moglie si dedica anima e corpo alla professione, l’uomo viene colto dal sospetto ed inizia ad interrogarsi. Il predecessore di Jane ha ucciso ben dieci persone a fucilate, di tanto in tanto qualche residente si dissolve nel nulla come se non fosse mai esistito, eppure risposte non ve ne sono; Eden-Olympia è un “laboratorio del nuovo millennio” dove tutto può accadere, dove niente è impossibile.
Una penna eccelsa per una storia originale e solida che decolla circa alla metà delle sue pagine offrendo una panoramica sulla e contro la nostra realtà sociale con la classica freddezza e distacco anglosassoni. Un romanzo che va e vuol essere capito, un’opera di riflessione dove “il senso” va colto tra le righe.