Dettagli Recensione
L'automa e l'essere umano.
“Un robot non può recare danno agli essere Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri umani ricevano danno” (prima legge); “un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge” (seconda legge); infine “un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima o la Seconda Legge (terza legge).
Io Robot, è un insieme di 9 racconti scritti tra il 1940 e il 1950 basati sulle tre leggi della robotica, le loro contraddizioni e le apparenti falle. Un romanzo adatto a tutti, dagli amanti della fantascienza ai poco simpatizzanti, capace di colpire ed affascinare immediatamente il lettore con la sua semplicità e al tempo stesso complessità.
Il romanzo si snoda su due livelli: se da un lato affronta il rapporto tra robot e la morale umana, dall’altro si incentra sulla figura della macchina concepita come minaccia per l’uomo. In quasi tutti i racconti è riscontrabile questa ambivalenza, Asimov attua una scrupolosa analisi dei comportamenti umani e robotici e se in prima facie accentua il carattere della pericolosità degli automi (vedi il timore della madre per l’incolumità della figlia) in seconda facie evidenzia come questi siano fedeli all’umanità (senza esitazione il robot provvede a salvare la bambina dalla situazione di pericolo).
Un romanzo da non sottovalutare e da non dare per scontato. Buona lettura.
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Commenti
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Te lo consiglio perché è un romanzo ricco di aspetti che suscitano riflessioni e dove si trovano sentimenti VERI ed EMOZIONI con la E maiuscola.
Buon inizio settimana
Buona settimana anche a te.
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Pensa che non ho mai letto nulla di Asimov. Quante lacune fra le mie letture!