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1984 o 2014?
Scrittore, opinionista, giornalista, saggista nonché attivista politico britannico Orwell è uno degli autori più diffusi ed apprezzati del XX secolo sicuramente ricordato per il contributo dato al filone della “letteratura distopica” spesso utilizzata nella sua lotta contro il totalitarismo. Pertanto, nonostante sia artefice di saggi e romanzi variegati e di notevole spessore, viene soventemente ricordato per opere quali “1984” e “la fattoria degli animali”.
1984 o 2014? Sebbene il romanzo risalga al 1948 rappresenta una delle opere più attuali e concrete del panorama letterario odierno. Affilata e vigorosa l’analisi di Orwell abbraccia numerosi aspetti caratteristici delle società, senza nulla mai lasciare al caso e senza alcunché risparmiare al lettore. Dalla politica, alla teoria delle masse, alle emozioni, alla teoria dei gruppi, all’oppressione determinata dalla leadership estrema, lo scrittore dà vita ad un universo complesso, ricco, veritiero e tangibile con mano. Un universo dove « La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza », dove l’uomo non è altro che una pedina le cui sorti sono rimesse alle arbitrarie decisioni dell’apice. Il protagonista, Winston Smith, è un membro subalterno del Partito, incaricato di “correggere” i libri e gli articoli di giornale già pubblicati al fine di rendere riscontrabili e veritiere le previsioni addotte dal regime; non solo, egli deve modificare la storia scritta contribuendo all’alimentazione della fama dell’infallibilità del Partito stesso. Winston Smith è un bieco strumento in mano al sistema.
Apparentemente un uomo malleabile si rivelerà essere un individuo con forte personalità che mal sopporta le tirannie e le imposizioni del vertice. Affiancato da Julia (la donna di cui è innamorato) ed ingannato da O’Brien, Winston sarà cadrà in balia degli avvenimenti, verrà arrestato e poiché refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing verrà reinstruito mediante tre fasi (apprendimento, comprensione ed accettazione) al termine delle quali non avrà altra possibilità che allinearsi al regime.
In conclusione l’opera dell’autore è uno specchio della realtà che merita di essere letto. Per chi fosse interessato Orwell, come molti altri autori, ha lasciato vari carteggi con cui comprendere l’essenza e il “perché” delle sue opere. Ne è un esempio la lettera del 1944 in risposta a Noel WIllmett, che aveva sottoposto allo scrittore la domanda sul se il totalitarismo fosse una prospettiva anche per Inghilterra e Stati Uniti, da cui si evince che George aveva già teorizzato le basi del grido di allarme che a distanza di 4/5 anni si sarebbe tradotto nel romanzo “1984”.
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