Dettagli Recensione
Futuristico.
Piccola panoramica sul nostro Ray Bradbury: morto di recente (5 giugno 2012), è stato uno scrittore fantascientifico (e non solo) americano. Molti lo conosceranno per Fahrenheit 451 e per Cronache Marziane, io per ora ho letto solo quest'ultimo e credo che mi butterò anche tra le sue opere meno conosciute.
Detto questo, premetto che il fantascientifico mi piace e non mi piace. Questa raccolta di racconti mi è piaciuta e anche molto. Questo è un genere particolare perché a mio avviso è facile "uscire dal seminato" rendendo le cose un po' sdubbiose e prive di significato. Un po' come il fantasy, si corre il rischio di imbatterci in una storia tutta ricca di personaggi allucinanti, identificati da descrizioni chilometriche (e del tutto eccessive), posizionati in un ambiente pazzesco e analizzato in ogni minimo particolare, ma totalmente senza trama. Oppure con trame folli senza capo ne coda che al terzo capitolo ti obbligano a ricominciare a leggere da capo perché non ci capisci già più niente. Ho fatto tutto questo preambolo per arrivare ad ammettere che ero partita piuttosto prevenuta nonostante sapessi della fama di grande scrittore del buon caro Ray.
Ho avuto una piacevolissima sorpresa sin dalle prime pagine, belle parole, bella forma, bella presentazione della situazione iniziale. Favoloso anche il fatto che non ci sia un protagonista indiscusso, ogni capitolo ha i suoi personaggi con la loro psicologia e il loro piccolo ruolo in questa grande storia. Come trama si va sul semplice: la colonizzazione di Marte da parte dell'uomo. Vi ho detto tutto e nulla perché mi sono documentata e ho visto che ci sono anche diverse interpretazioni che riguardano questo libro.
Io posso fornire il mio punto di vista: l'uomo colonizza Marte come ha colonizzato il Mondo in passato. Arriva e si impossessa di tutto, portando alla distruzione un popolo evoluto come quello dei marziani.
Secondo me siamo paragonati ad una sorta di virus che si trasferisce da un posto all'altro quando ormai ha distrutto e preso tutto ciò che poteva. Una volta trasformata la Terra in un pianeta affogato dalle guerre, la scappatoia all'estinzione è stata proprio quella di impadronirsi di un altro pianeta, come se ci spettasse.
La cosa carina di questo libro è che c'è spazio anche per alcune "scene" grottesche e comiche ( ad esempio il capitolo intitolato -(Dicembre 2005) Le città silenti- ) che mi hanno fatto anche ridere come una deficiente.
Non vado oltre perché non voglio rischiare di anticipare troppo, è un libro che va letto e va assaporato con calma. Lo consiglio a tutti, scorre bene ed è di facile comprensione. Inoltre è piuttosto pratico perché essendo una raccolta ogni capitolo ha il suo titolo e, con poche eccezioni, sono generalmente brevi e adatti anche a letture "frettolose".
Buon divertimento. :)
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