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L'alieno troppo umano
Questo è un bellissimo libro di fantascienza del tutto fuori dal genere che ripropone una riflessione su cosa è umano e su quanto poco di umano ci sia in giro.
Un alieno di una civiltà superiore arriva sulla terra su una navicella monoposto per salvare i suoi simili destinati alla morte nel giro di 50 anni. Ma anche gli umani sono destinati alla morte e nel giro di 10 anni perchè secondo i calcoli alieni ci sarà entro 10 anni, probabilmente meno, qualcuno che premerà il grilletto dell'atomica. E' quindi necessario salvare entrambe le civiltà, l'aliena e la terrestre, anche se la prima, nel caso, dominerebbe la seconda.
L'alieno si fa chiamare TOM ma il suo vero nome è uguale a quello del nano della favola, quello che salvò la vita alla principessa filando la paglia in oro e che chiese in cambio del suo aiuto il figlio di lei. Non è una figura del tutto negativa, dunque, ma nemmeno del tutto positiva. Tom deve fare soldi, tanti soldi, mettere su un'impresa per la costruzione di una nave spaziale per portare sulla terra i suoi. Per far questo assolda uno scienziato, Bryce che diventa il suo antagonista. Bryce sospetta che Tom sia un'alieno perchè ha portato una tecnologia troppo sofisticata per noi umani. La contrapposizione tra i due è solo iniziale perchè il romanzo non prende la piega che ci si aspetterebbe. Tom è troppo umano, si pone dubbi morali sulla sua missione e su tutto e di fronte a Bryce non mente, non lo uccide, non usa la sua intelligenza superiore ma è di una sincerità sconcertante. Di fronte alla durezza dellla vita e delle scelte anche qui l'alcol sembra essere l'unico farmaco che funzioni. Il finale del libro vede un ribaltamento di ruoli con Ton e Bryce amici, legati da questa loro umanità che è la vera aliena e che quindi è destinata a soccombere in un mondo che insegue profitto e potere. No, non vale la pena di salvare questo mondo.
Il finale del libro è di una bellezza eccezionale: Tevis ci lascia con il pianto dell'alieno, forse innamorato della stessa donna umana di Bryce, ma troppo buono per provare sentimenti negativi di sorta.
Il libro è bellissimo, ci sono pagine indimenticabili e richiama molto da vicino la vita di TEvis: il suo ritorno al paese dopo un anno di ospedale per una malattia alle ossa da bambino e gli anni di mobbing nelle scuole in cui deve essersi sentito proprio come l'alieno del romanzo.
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Commenti
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Pero' non capisco una cosa, se il pianeta alieno ha ancora 50 anni di vita e la Terra solo 10, perche' l'alieno vuole portare i suoi sulla Terra ? Non puo' campare 40 anni di piu' sul suo pianeta ?
Non ho capito nulla ? Ok, rileggo il commento.
Comunque segno il titolo, grazie.
:-)
Grazie per la segnalazione, recensione molto bella
Un saluto, Daniela
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Valentina