Dettagli Recensione
solo l'ultima parte
Libro particolare, non eccezionale. Non è infatti un romanzo con un unico protagonista e una trama ben definita, ma un miscuglio di episodi bene o male tutti collegati tra loro, purtroppo più male che bene. Le finte review scentifiche sono piuttosto stucchevoli e anche il mal celato tentativo di far passare alcuni eventi e scoperte come reali quando in realtà sono chiaramente frutto dell' immaginazione dell'autore non è da meno. Alla fine viene fuori una via di mezzo tra un romanzo di fantascienza e un finto saggio scientifico. Il problema però è che quella del romanzo è fantascienza di 30 anni fa, quella del saggio e scienza che ha ben poco a che vedere con la realtà e lo stratagemma di farlo sembrare un saggio di divulgazione scientifica, e dunque conferirgli una sorta di indimostrata veridicità, è in realtà un' arma a doppio taglio poichè il lettore il cui campo lavorativo non è la ricerca, sicuramente rimane affascinato dagli ambienti descritti nel libro (per quanto troppo stereotipati) ma rischia anche di farsi una cattiva, se non pessima, idea del mondo scientifico e della gente che vi lavora.
L'unica parte degna di nota sono le conclusioni finali, conclusioni non direttamente collegate al romanzo ma riguardanti temi reali e problemi legislativi americani legati alla ricerca medica e genetica. Conclusioni però che a uno del settore possono anche interessare ma ad uno che non si intende di queste cose non fanno altro che aggiungere altri trenta minuti di noia alla fine del romanzo.
Detto questo va comunque riconosciuta l'abilità dello scrittore che, pur non trattando nulla di particolarmente interessante e nuovo, riesce a conquistare il lettore grazie all'esposizione semplice e chiara di alcuni argomenti solitamente piuttosto ostici da comprendere ai "non addetti ai lavori", ma anche qui sto parlando solo dell'ultima parte.
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Ho amato questo libro, che è uno dei miei preferiti di questo autore. E di lui ho letto quasi tutto, perché amo la sua scrittura, pur trovando insoddisfacenti (e forse si poteva evitarne la ri-pubblicazione) alcuni dei libri scritti con pseudonimo, come "codice beta" o "zero assoluto".
Non credo, ad eccezione dei libri sopra citati, si tratti di libri da leggere per ammazzare la noia di un viaggio in aereo, soprattutto questo libro non è noioso, né banale. E, anche se sono un'appassionata di thriller (ma non di fantasy), il mio primo amore è la letteratura del tardo 800 e non gli Harmony, quindi non credo di essere una lettrice incapace di fiutare il vuoto in un libro.
Mi dispiace per queste recensioni negative, vorrei essere capace di scriverne una io, di altro genere, per rendere omaggio a uno scrittore che stimo tantissimo, ma non ho la competenza per farlo, quindi mi fermo qui.