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Gli anni della fenice
Di solito non leggo molto volentieri i libri di fantascienza, ma per questo ho fatto un’eccezione.
La storia è ambientata in un ipotetico futuro, ma non viene indicato un anno o un periodo preciso.
L’autore attraverso le sue parole ci porta in un mondo senza cultura, un mondo senza libri, un mondo dove l’unico pensiero è quello di avere qualche parete tv in più, un mondo dove i possessori di libri vengono bruciati.
In questo strano mondo i pompieri non servono più perché le case sono state costruite con materiali ignifughi.
In questo mondo i pompieri stessi appiccano il fuoco, bruciano tutti i libri ed i possessori di quest’ultimi.
Ho provato ad immedesimarmi nella storia e mi sa proprio che pure io sarei finita in qualche rogo. Non riuscirei a staccarmi da tutti i miei volumi, a stare senza leggere ed a farmi rimbambire dalla televisione.
In questa storia anche il titolo ha un suo perché, “Fahrenheit 451” è riferito alla temperatura di autocombustione della carta ed i 451 gradi Fahrenheit corrispondono a 232,78 gradi Celsius.
La scrittura è molto coinvolgente e tutti i fatti narrati si svolgono nel giro di tre o quattro settimane.
Lo scrittore riesce a tenere incollato il lettore anche se alcune parti le ho trovate un po’ noiose perché alcune scene di azione venivano interrotte da interminabili discorsi che spiegavano il funzionamento di questa strampalata società.
Passiamo alla trama del libro.
Il protagonista è Guy Montag, uno dei pompieri professionisti o meglio, uno degli incendiari professionisti.
In questa strana società l’unico mezzo di comunicazione è la televisione. I libri sono proibiti e chi ne possiede viene bruciato insieme a loro.
Una sera Guy conoscerà Clarisse, una stravagante ragazzina che in un certo senso gli farà aprire gli occhi.
Guy verrà assalito da dubbi e si chiederà se quello che sta facendo sia davvero la cosa giusta.
Scatterà in lui un meccanismo inverso che gli farà fare cose mai pensate prima. Tutto ciò gli cambierà la vita.
Che altro dire? È un libro che voglio consigliare a tutti. Si tratta di una storia pazzesca che fa riflettere moltissimo sull’importanza e sull’influenza che hanno su di noi i libri.
Buona lettura!
“Tu non sei nulla. Un giorno, il fardello che ognuno di noi deve portare può riuscire utile a qualcuno.”
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Commenti
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Vero Robbie, sarebbe una tragedia!!!
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