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Fantascienza e non solo
Mai mi era capitato in un libro di fantascienza di provare fisicamente le sensazioni dei protagonisti, neanche in maestri come Asimov. In Dune l'aridità di Arrakis si espande oltre le pagine e ti fa sentire la gola secca. Come le più belle storie della fantascienza, questa si sorregge non sulle funamboliche diavolerie tecnologiche, ma sugli sconfinati orizzonti dell'immaginario. Arrakis, il pianeta arido, dove gli abitanti indossano tute che recuperano, distillando, ogni liquido espulso dal corpo. Dune, il libro che quando lo leggi senti la sensazione di quella tuta che aderisce viscida al corpo, per recuperare il sudore. Paul Arteides, l'eroe che si muove con la classe di un cavaliere medievale, in un mondo in cui a farla da padrone non sono le astronavi, ma lo spirito di adattamento dell'essere umano, che, fin dalla preistoria, è stato il motore della civiltà. Ma anche della guerra.