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dolce ponte
Ci sono libri che lasciano l'amaro in bocca. Altri hanno il profumo rotondo di spezie lontane. "Un ponte per Terabithia" ha invece il sapore di estati, ormai lontane, passate ad ascoltare storie portate dal vento. Giornate in mezzo ai prati spelacchiati di agosto, mentre settembre incombe col suo carico di scuola, pioggia e noia.
Dieci anni. L'età per l'avventura, i grandi gesti e la pace sancita come ovvia conseguenze dei litigi. Jess incontra Leslie, che riesce a dare voce alla fantasia, la stessa che lui è in grado di immaginare e disegnare.
Assieme regnano su Terabithia, crescendo come solo a quell'età si può fare.
Un dolce racconto che rende onore a Narnia, citata in un paio di occasioni, trasportando nel fantastico mondo che è l'immaginazione.
Per niente stucchevole, caratteri ben definiti e descrizioni che, senza imporsi, immergono chi legge nelle vite di Jess e Leslie, rendono queste pagine molto piacevoli e per nulla scontate.
Chiudendo il libro, il sapore di quelle estati aleggia, come un caro ricordo. Metto in pausa il mondo, e me lo assaporo.
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sono contento che ti sia piaciuto il libro!
:))