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Io sono leggenda all' ombra dello scorpione...
Un buon romanzo da leggere sotto l'ombrellone, vi darà qualche brivido vi incuriosirà, vi strapperà qualche lacrimuccia e, le sue 880 pagine saranno una buona compagnia.
Obbiettivamente devo ammettere che, analizzando il testo e l'idea, sembra di leggere il connubio de "L'ombra dello scorpione", con" io sono leggenda", con una spruzzata di "il signore degli anelli", dico questo perche , l'ambientazione e i fati iniziali sono prepotentemente ispirati a l'ombra dell'ombra dello scorpione: la fine del mondo dovuta a un esperimento sfuggito al controllo del esercito, la dilagazinoe dell'epidemia e il conseguente disastro per il genere umano, senza che però venga intatccato il paesaggio e le infrastrutture esistenti.
Da io sono Leggenda a tirato fuori i virali, che ai miei occhi sono identici , veloci, nudi e fotosensibili (non capisco perche siano fosforescienti, non danno alcun valore aggiunto ,tanto piu che non possono stare alla luce per ricaricarsi). in fine abbiamo la compagnia dell'anello compreso il portatore, Amy protagonista destinata nella sua aria di vulenrabilita a salvare il mondo.
Il libro ripeto è buono ma non un capolavoro, si denotano subito alcune mancanze, le strutture sociali degli aglomerati umani sono pressoche inesistenti, alcuni atteggiamenti mi sembrano forzati e al limite del buonismo. ma sorvolando questi punti che sono per me puramente soggettivi in termini stilistici e di gusti il libro scorre veloce tra le dite, e le emozioni sono forti. la mole di pagine la ritengo giusta, purtroppo gia cosi ritengo che l'autore sia stato un po vango nelle spiegazioni ma e possibile che si conservi qualcosa per il libro che uscira negli USA a novembre.
Il testo è ricco d'azione, suspance, buoni sentimenti, e colpi di scena. Justin Cronin utilizza anche qualche buono stratagemma per alleggerire la parte descrittiva e i buchi nella narrazione, primo tra tutti il diario di Sara, che snellisce e semplifica alcune fasi della storia. i Flash back tendon confondere in alcuni frangenti, e le conclusioni della voce narrante sono un po fuori luogo e ad un lettore attento fanno tolgono quel pizzico di suspence ma nulla di drammatico.
Lo stile di Cornin è semplice e scorrevole, difficilmente ci si trova a dove rileggere paragrafi precedenti per mantenere il filo narrativo.
In conclusione
Sicuramente un gran bel libro ma non mi fa urlare al capolavoro, Cronin deve ancora maturare e trovare quell'astuzia narrativa e quello stile alla King che anche senza Fumidi riusciva a incollarti alle pagine e a farti accelerare i battiti cardiaci. (letterlamente "cacare" sotto)
Spero che l'ombra del flim che aleggia su questo titolo non porti a fare uscire una boiata nel sequel
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