Dettagli Recensione
Quando vedere le fate non è bella cosa
Melissa Marr ci rivela un mondo fatato che affonda radici nei veri miti celtici, soprattutto irlandesi, di cui dimostra un'ottima conoscenza. Riesce allo stesso tempo a unire il classico con una visione moderna e accattivante del popolo fatato, tinteggiandolo di lievi sfumature dark fantasy. Una realtà contemporanea in cui si assapora il gusto della visione tradizionale non privo di lati oscuri, ma che non sfociano mai nel macabro.
Wicked Lovely ci regala una trama ben congegnata, fresca, originale per certi versi, e soprattutto coinvolgente. Una storia che è ben strutturata, abbastanza complessa e particolareggiata da risultare intrigante, e che si sviluppa sempre in modo fluido e chiaro. Infatti, malgrado non manchi anche qui il triangolo amoroso, per come si sviluppa il tema nella narrazione non risulta un cliché tanto scontato. Azione e suspense non mancano e sono amalgamate in modo efficace alle scene più romantiche e all'evoluzione dei legami tra i ragazzi, soprattutto quello di Aislinn e Seth, i protagonisti.
Sia Aislinn che Seth sono personaggi ben tratteggiati, capaci di attirare le simpatie del lettore. Le loro azioni e pensieri li rendono generalmente coerenti e credibili. Anche Donia, ragazza dell'inverno per coraggiosa scelta e triste sorte, è una figura che spicca, dalle sfumature interessanti e dalla personalità ben caratterizzata e sufficientemente approfondita. Tutti i personaggi, allo stesso modo dell'ambiente, sono ben delineati, anche se in alcune creature fatate si riscontrano dei tentennamenti.
Keenan, da considerarsi un coprotagonista maschile, col suo atteggiamento altezzoso un po' troppo estremizzato diventa quasi irritante più che attraente; benché quest'effetto, rientrando comunque nel ruolo svolto di "semi-antagonista" anche se privo di una vera connotazione negativa, sia nel complesso perdonabile. Meno credibile invece la regina d'Inverno, la vera antagonista della storia, i cui dialoghi a volte risultano un po' troppo artificiosi, così come avviene per la caratterizzazione del personaggio. Una Crudelia De Mon non del tutto efficace.
Tuttavia ciò non lede quello che nel complesso è un romanzo piacevole, che scorre facilmente anche grazie al buon stile narrativo della Marr: semplice, fluido, con un buon utilizzo dei punti di vista.
Azzeccata, anche se non nuova, la scelta di aggiungere all'inizio di ogni capitolo una citazione tratta da fonti calssiche del mito e inerente al capitolo stesso.
Wicked Lovely è una lettura godibile che invoglia alla scorrere con voracità le pagine dalla prima all'ultima pagina. Con una conclusione forse un poco scontata ma che non delude.