Dettagli Recensione
La dissoluzione del mondo umano
La legge del sospetto sembra regnare sovrana nel mondo creato da Orwell. I legami di amicizia, l'amore familiare, la fratellanza del genere umano, tutto si dilegua davanti alla paura e al sospetto. Chiunque può essere denunciato alla Psicopolizia, basta un' espressione diversa dal solito, uno sguardo di troppo. Chiunque può denunciarti, i tuoi figli, tua moglie. In questo mondo i bambini sono indottrinati dal regime fin dalla più tenera età, la verità non esiste ma muta secondo le esigenze manipolatorie del regime stesso. Persino la lingua è stata alterata, semplificata fino all'inverosimile. L'unico scopo è quello di controllare l'individuo, non soltanto nei suoi comportamenti esteriori ma persino nella più intima sfera dei pensieri. E se pensiero e linguaggio sono intimamente collegati, allora il modo più semplice per operare questo controllo è quello di "disumanizzare" la lingua, rendendola talmente semplice e artefatta tale da inibire e semplificare il pensiero stesso. Un controllo scientifico delle masse dunque.
Gli spunti di riflessione sono veramente tanti, su ogni elemento di 1984 si potrebbero scrivere fiumi di parole, ed è proprio questa la forza del romanzo, aprire gli occhi all'ingenuo lettore. Magari il nostro mondo non è ancora giunto a questo estremo punto di non ritorno ma il passo potrebbe essere davvero breve. Dunque consiglio questa lettura a tutti, nonostante spesso sia terribile e inquietante. Ma infondo la strada che ci porta alla conoscenza non è mai la più semplice!