Dettagli Recensione
E' normale, morire.
Conoscere la data di morte di chi le sta intorno: da 15 anni Jem convive con questo fardello. Sballottata da una famiglia all'altra, in una scuola che non le interessa e circondata da gente di cui non vuole conoscere i numeri, Jem costruisce intorno a sé un muro per proteggersi. Un muro tanto impenetrabile che neanche la madre a cui è affidata riesce a sfondare. Ma la persona capace di farlo è vicina, e si chiama Spider.
"Originale", questa è la prima cosa che ho pensato. E non mi sbagliavo! Numbers ci apre un mondo tutto nuovo: un thriller per ragazzi, scorrevole e ben scritto, con una protagonista razionale e la giusta dose di azione. L'elemento sovrannaturale c'è, è vero, infatti Jem è capace di vedere la data di morte delle persone, ma non crediate che sia un Urban Fantasy, non potreste fare sbaglio più grande.
E' un noioso pomeriggio d'inverno, Jem e Spider aspettano il loro turno per salire sulla ruota panoramica... quando ad un tratto Jem si rende conto che tutti, nella fila, portano la data di morte di quel giorno.
I due ragazzi fanno appena in tempo scappare, un istante prima che il London Eye esploda.
Da quel momento in poi la polizia è sulle loro tracce, convinti che abbiano a che fare con l'attentato, ed è qui che la storia prende il via, e al tempo stesso si ferma. Ebbene sì. Perché se da un certo lato è a questo punto che la fuga inizia, dall'altro è stata proprio la parte che avrei volentieri saltato!
Che avremmo seguito Jem e Spider in una rocambolesca fuga dalla polizia era ovvio fin dalla quarta di copertina, ma non pensavo che 3/4 del libro narrassero di notti passate all'aperto, corse per nascondersi e passaggi in autostop. Fortunatamente si riprende molto nel finale, facendo così dimenticare presto quel leggero senso di irritazione che, almeno nel mio caso, mi aveva assalita a metà libro.
La storia è ben costruita, gli eventi si susseguono senza lasciare respiro, e grazie ad uno stile scorrevole lo si legge tranquillamente in poco tempo (io l'ho divorato in una giornata, complice forse l'influenza).
I personaggi sono ben caratterizzati, e se Spider non mi è piaciuto affatto, ho trovato invece Jem molto reale: fuori è una tipica quindicenne nel comportamente e nel linguaggio, ma dentro ha qualcosa di speciale.
Ammetto che, a lettura finita, non mi ha lasciato niente di particolare, ma è stata una lettura piacevole e mi ha davvero coinvolta, sul momento.
Non svelo niente sul finale, ma... resterete davvero sorpresi!
Un libro sicuramente consigliato a chi cerca una storia diversa dal solito, adatto sia ai ragazzi che agli adulti.