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Bitten. La notte dei lupi
 
Bitten. La notte dei lupi 2012-01-16 17:34:21 Sara S.
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
5.0
Sara S. Opinione inserita da Sara S.    16 Gennaio, 2012
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Women of the Otherworld, vol. 1

In "Bitten" troviamo come protagonista Elena, un donna licantropo che tenta di vivere una vita normale, abita in un appartamento nel centro di Toronto (Canada), ha un lavoro che la gratifica, e convive con un fidanzato umano e assolutamente ignaro della sua doppia natura. Non è facile per lei tenere a bada le sue trasformazioni, e a volte le capita di dover "scappare di casa" nel cuore della notte per andare a dare sfogo ai suoi istinti di lupo. Ma, nonostante la sua vita sia un tantino più complicata del normale, si sente appagata ed è convinta che sia quello lo stile di vita giusto per lei. Le cose si complicheranno quando Jeremy, capo del suo branco, avrà bisogno di lei ed Elena sarà costretta a tornare con il suo gruppo di licantropi, gruppo al quale aveva deciso di non voler più appartenere. Da qui il romanzo si farà sempre più avvincente ed interessante. Elena dovrà affrontare i suoi problemi esistenziali, il suo senso di non appartenenza al suo gruppo, il riaffiorare di un vecchio sentimento per il suo ex fidanzato e al tempo stesso sarà minacciata da pericoli esterni di grande portata. Dei misteriosi killer dalla doppia natura e mai conosciuti prima si stanno infatti aggirando per i boschi e stanno mietendo vittime. Sarà l'inizio di un incubo senza fine e senza esclusione di colpi.
Era da tempo che non leggevo un urban fantasy così appassionante! "Bitten" è un romanzo bellissimo e straordinariamente sviluppato, che mischia al suo interno una buona dose di thriller, azione e un pizzico di pungente commedia. Non manca anche una piccola dose di romance, che ha però il pregio di non prevaricare assolutamente sulla trama. Essendo a tutti gli effetti un romanzo Adult, ci sono anche alcune scene di sesso, non troppe e non troppo particolareggiate, che di troppo hanno solamente un abuso eccessivo del termine "orgasmo". Questo è l'unico e il solo difetto che mi sento di perpetrare ai danni della storia, perché tutto il resto l'ho trovato assolutamente PERFETTO!
Kelley Armstrong è un'autrice che sa il fatto suo. Scrive bene, è capace di appassionare il lettore con una trama molto articolata e molto ben sviluppata. Le descrizioni di ambienti, personaggi e azioni, sono ottime. Le scene appaiono tutte molto vivide nella mente del lettore, non creando mai spiacevoli situazioni di confusione. In molti urban fantasy mi è infatti capitato spesso di riscontrare che le descrizioni diventino deboli quando si tratta di passare alle scene di azione, con il risultato che i momenti di tensione vengono liquidati alla svelta per passare alla storia d'amore. NON è questo il caso di "Bitten"! Qui le scene d'azione ci sono e sono tante e, cosa importante, sono molto avvincenti! L'autrice inoltre descrive talmente bene le sensazioni della protagonista quando si trasforma in un lupo che sembra proprio di viverle sulla propria pelle. Una romanzo che personalmente ho trovato qualitativamente superiore ai moltissimi urban-fantasy sul mercato, capace di intrattenere piacevolmente, emozionare e creare picchi di tensione. Dopo aver girato l'ultima pagina sono stata pervasa da un senso di soddisfazione per l'ottima lettura intrapresa.
"Bitten. La notte dei lupi" è il primo libro della lunghissima saga "Women Of The Otherworld", che conta ben 13 libri. Una serie che, dopo la lettura di Bitten, mi sento assolutamente di consigliare. Unica perplessità sono i lunghi tempi di pubblicazione in Italia. "Stolen" infatti, secondo libro della serie, è stato pubblicato a Gennaio 2012 dopo un anno e mezzo dalla pubblicazione del primo e mi è sembrata un'attesa un po' eccessiva, considerando che negli USA sono stati già pubblicati tutti tranne il tredicesimo. Confido quindi nella casa editrice Fazi per avere dei tempi di pubblicazione più veloci: questa è una serie che merita moltissimo, sarebbe un vero peccato altrimenti. Ma c'è da dire anche una cosa: nonostante "Bitten" faccia parte di una serie non ha assolutamente un finale a cliffhanger come spesso succede. Questo è sicuramente un punto a favore. Non so gli altri volumi, ma per quanto riguarda "Bitten" posso affermare che è una storia autoconclusiva e può quindi essere letta nell'ottica del romanzo singolo senza pensare agli innumerevoli seguiti.

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