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L'apocalisse, e i maya non c'entrano niente!
A prima vista "Il passaggio" sembrerebbe un "mattone": troppe pagine (883)! Eh sì, in effetti le pagine sono molte... ma non troppe! Una volta iniziato a leggere, questo romanzo cattura il lettore e lo catapulta in un altro mondo. O meglio nello stesso mondo (siamo sempre sulla Terra, tranquilli) ma in un'altra epoca, in un futuro prossimo che verrà sconvolto da un progetto militare, chiamato "Noah", che segue una scoperta scientifica che potrebbe rendere gli uomini immuni a qualunque malattia. Più che il progetto militare è il fallimento dello stesso a sconvolgere il pianeta, dando vita all'apocalisse. Dopodiché il romanzo sposterà l'attenzione su un periodo successivo a questo fallimento... da qui, come afferma Stephen King, "il tuo mondo scomparirà". Ciò che succede da qui in poi è davvero sconfortante e malinconico; se ci si impersona nei protagonisti si proverebbe un senso di tristezza incredibile: tutto il mondo per come lo conosciamo adesso non esiste più. C'è solo una "Colonia" dove vivono i pochi sopravvissuti (non aggiungo altro) con un minimo di tecnologia e fuori dalle mura di questa Colonia, un mondo sconosciuto popolato da mostri succhia-sangue. L'avventura narrata è davvero incredibile e il libro lascia presagire che i due seguiti previsti daranno vita ad una trilogia che rimarrà nella storia.
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ffffffffffffff.....
ci riproverò!