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Alla scoperta di Universum
«Non sono più abituato agli addii, dunque non ti dirò niente, se non che l’amicizia solca le distanze di questo enorme cosmo e ci raggiunge dovunque»
Il suo nome è Tom Rivert e la sua infanzia sulla luna di Dana è stata corollata da una vita fatta di amore e affetto grazie alla sua famiglia e ai tanti amici. Tra questi spicca Mira, una bambina, poi ragazza, poi donna, con cui il giovane ha intessuto un legame profondissimo sugellato dal ciondolo di Virilio e capace di andare oltre lo spazio e il tempo. Tuttavia, proprio in occasione del festeggiamento dei suoi tredici anni, ecco che qualcosa di inaspettato accade: i monaci Simbeliani hanno fatto irruzione durante la celebrazione uccidendo i suoi genitori, rapendo Tom che ne è diventato un adepto – senza riuscire di fatto ad obbedire – e prendendo il potere sul regno. La sua naturale indole alla ribellione lo ha portato ad essere confinato su Paltox Blu, luogo dove è stato costretto a lavorare nelle miniere di pitrite nella più dura delle prigionie.
Ma qualcosa sta per cambiare. I ribelli sono sempre più vicini e l’attacco finale all’impero per riprendere il dominio su quel che gli è stato tolto, è ormai prossimo. La pietra Virilio con la quale tutte le astronavi riescono ad entrare in trascendenza così da coprire distanze immense in un istante, sta per esaurirsi. Tra tutti Tom ha un ruolo determiante, egli non è un ribelle come tanti, custodisce un segreto che potrebbe cambiare il destino di Universum. E oltre che ad essere mosso da questo desiderio, brama di rivedere Mira. Mira che adesso è una donna, Mira che adesso è una ribelle. Chissà se la riconoscerà, chissà se lei lo riconoscerà? E quale sarà il destino di Tom? Troverà la sua strada? Ad affiancarlo in questa avventura ricca di colpi di scena e mai scontata vi è il capitano Denon Makar e con lui vi sono Yori, il figlio del cosmo, Adelmian, l’ultimo dei Cercanti, e Rathi, un tremerario e grande amico.
«L’abbraccio di lei ebbe la forza, perlomeno, di lenire il dolore, mentre il sole di quel mondo, invisibile dietro la coltre perenne di nubi bianche, completava il suo giro facendo calare l’oscurità.»
Con “Universum. Cronache dei pianeti ribelli” Giorgio Costa fa il suo esordio in libreria e lo fa con un romanzo caratterizzato da una trama che spicca per solidità e originalità. Seppur infatti all’interno dell’opera siano presenti elementi comuni a quello che è il genere del fantasy, dall’altro lo scrittore riesce a differenziarsi creando una serie di protagonisti che sanno conquistare e dando vita ad una serie di fatti che risvegliano i cuori degli amanti del romanzo d’avventura nonché quelli del romanzo fantascientifico più classico. E se avete sempre amato i viaggi interstellari, la scoperta di mondi sconosciuti, pianeti, nemici di ogni tipo, salti spazio-temporale alla stargate etc etc, questo è il romanzo che fa per voi.
Il tutto è accompagnato da uno stile narrativo accattivante e coinvolgente, adatto ai più grandi e ai più piccoli e da un glossario estremamente interessante. Un debutto che non passa inosservato, che fa ben sperare per un continuo della serie e che ci presenta un romanziere che sarà un piacere rileggere in futuro grazie alla sua capacità di raccontare storie eterogenee e mai scontate.
«Il rumore della porta della bettola in cui entrò iniziò immediatamente a diluire i pensieri dolorosi. Ma sapeva che non esisteva niente di forte abbastanza da riuscire a soffocare il richiamo della Trascendenza che già montava.»
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