Dettagli Recensione
Migranti del futuro
Un’Europa devastata, fatta di pianure screpolate, argini di fango secco, fiumi aridi, polvere giallastra, case e capannoni abbandonati, è la cornice di questo bel romanzo di fantascienza, che tanto mi ha ricordato quei libri predittivi che fanno la storia, come 1984 o Fahrenheit 451. E’ infatti una storia ambientata in un futuro, molto possibile, in cui gli stravolgimenti climatici hanno avuto la meglio e decine di migliaia di “migranti ambientali” sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, che è il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani. E’ un libro denso di spunti per riflessioni importanti, sia per le tematiche trattate, come ad esempio i profondi sconvolgimenti sociali e politici, la corruzione, gli scontri etnici, la violenza per le strade, sia per tanti aspetti di contorno, come ad esempio il modo in cui si vive la vecchiaia, un’età in cui le emozioni si smorzano ed i sentimenti degli altri ci sfiorano ma non ci toccano. Un libro nello stesso tempo profondamente sociale e profondamente intimo. Ricco di flash sul futuro per provare, nel presente, a mettere in atto scintille per un profondo cambiamento.